Pescara. Pulire i marciapiedi anziché chiedere elemosina: è la scelta di un rifugiato nigeriano, stabilitosi a Pescara, per integrarsi “onestamente”.
Ha deciso di pulire con la scopa i marciapiedi del centro di Pescara, chiedendo, con tanto di cartello scritto da altri in italiano, un contributo per il suo lavoro: protagonista della vicenda è Sabinus Keke, 31 anni, rifugiato nigeriano giunto in Italia dalla Libia e di recente arrivato a Pescara, dove, da due settimane, pulisce le strade insieme ad un altro rifugiato.
“Parlo poco italiano – ha spiegato in inglese – e vorrei poter fare qualcosa per integrarmi qui. Sto in strada tutto il giorno, passo la scopa e tolgo lo sporco dove serve. Faccio un marciapiedi dopo l’altro con calma. Finora nessuno mi ha detto niente e non penso di dare fastidio: non chiedo elemosina, ma un piccolo contributo per il mio lavoro”.
L’area di lavoro è delimitata da due ‘postazioni’ posizionate tra loro a un cento metri di distanza e costituite da due cartelli, fatti con pezzi di cartone e un foglio incollato sopra dove spiega il suo operato, e un bicchiere di plastica dove raccoglie i contributi.