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Pescara, infermiera aggredita in ospedale: interviene il NurSind

Lo scorso sei agosto, un’infermiera dell’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale di Pescara, sarebbe stata aggredita dai familiari di un degente.

Per questo, l’organizzazione sindacale NurSind, nella persona di Antonio Argentini – Segretario Provinciale
NurSind Pescara – è intervenuta a riguardo, inviando una lettera al Direttore Generale della ASL di PescaraDott. Armando Mancini, al Direttore Sanitario Aziendale della ASL di Pescara Dott. Valterio Fortunato, al Direttore Sanitario f.f. del P.O. di Pescara Dott. Rossano Di Luzio, al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, Ingegnere Antonio Busich, alla Responsabile U.O.S. Risk Management Dott.ssa Anna Maria Ambrosi ed infine alla Responsabile del Coordinamento Servizio Infermieristico PP.OO. Pescara-Penne-Popoli Dott.ssa Maria Rita Cacciagrano.

L’accaduto. L’infermiera aveva invitato all’uscita i parenti che si erano attardati oltre l’orario consentito di visita, per poter attendere alle attività di cura e garantire la privacy ad alcuni pazienti ricoverati lungo il corridoio. In seguito al decesso di una paziente, l’infermiera ha invitato i congiunti del defunto ad entrare, è in questa occasione che i familiari di un altro paziente hanno manifestato la richiesta di entrare. Dinanzi al diniego dell’infermiera, le hanno contro con espressioni verbali e fisiche aggressive, ritenendo il divieto ingiusto e sostenendo che vi fossero dei favoritismi: affermazioni riferite palesemente infondate“.

La NurSind dichiara inoltre che l’aggressione subita, ha costretto l’infermiera a ricorrere alle cure dei sanitari presso il pronto soccorso, attivando la pratica INAIL, la denuncia all’autorità giudiziaria e la redazione della scheda di incident reporting.

Le attività assistenziali, depauperate per l’infortunio dell’infermiera, hanno subito un rallentamento gravando unicamente sulla restante infermiera di turno e sui due OSS, un carico di lavoro di per sé faticoso accresciuto dal perenne sovraffollamento in cui versa l’unità operativa. Gli atti di violenza a danno del personale sanitario, nel P.O. di Pescara, si verificano sempre con maggiore frequenza nei reparti che hanno l’annoso problema del sovraffollamento: Geriatria, Medicina, centri di Salute Mentali, Psichiatria ed in particolare presso il Pronto Soccorso, eventi puntualmente denunciati dal sindacato NurSind ma invano“.

Il rischio di subire violenze sul posto di lavoro“, continua l’organizzazione sindacale, “si registra come fenomeno in aumento fra gli operatori sanitari, sempre più esposti a causa del contatto diretto con l’utenza. Lo conferma la letteratura, la quale evidenzia però, che non sempre tali eventi sentinella vengono segnalati: le cause di tali “omissioni” sono riconducibili spesso alla convinzione che le manifestazioni di violenza dei pazienti o dei familiari rientrino nell’ordinario“.

Il Direttivo regionale e Provinciale del NurSind Abruzzo, vigilerà attentamente sull’implementazione di azioni di miglioramento e sull’applicazione di quanto indicato dalle norme vigenti. Se la risposta sarà inadeguata, procederemo per le vie giudiziarie. Il nostro obiettivo è garantire risposte di salute soddisfacenti ai cittadini prevenendo di conseguenza gesti pericolosi per l’incolumità dei professionisti“.