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Pescara, Ipasvi: “Personale ospedaliero ridotto all’osso”

Pescara. Dopo l’approvazione del piano assunzioni e i 168 nuovi ingressi nelle Asl di Teramo e Avezzano-Sulmona-L’Aquila, il collegio Ipasvi di Pescara chiede sia alla Direzione Strategica della Asl di Pescara che all’assessore regionale alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci “una maggiore attenzione anche per la Asl di Pescara, il cui personale sta subendo le ripercussioni di un organico ridotto all’osso”.
“La carenza cronica di personale nella Asl di Pescara, in special modo all’interno dell’ospedale civile Spirito Santo”, afferma una nota della federazione degli infermieri professionisti, “fa il paio con un aumento esponenziale degli accessi al Pronto soccorso e quindi con una crescita dei ricoveri nelle unità operative complesse. In questo periodo dell’anno, poi, con l’incremento del bacino di utenza a seguito dell’arrivo dei turisti, per gli infermieri e gli operatori socio-sanitari diventa difficile rispondere alle esigenze dei cittadini e garantire il rispetto degli standard assistenziali”.
“Il presidio ospedaliero di Pescara”, prosegue la nota, “è il primo in Abruzzo per numero di prestazioni, pazienti ricoverati e patologie trattate, ma è l’ultimo in quanto a finanziamenti erogati dalla Regione: a fronte di 321.973 residenti censiti dall’Istat nel 2016, sono stati stanziati 167.687.000 euro. Una somma che può apparire elevata, ma se confrontata con i numeri degli altri capoluoghi di provincia risulta insufficiente. Lo dimostrano i numeri degli infermieri e degli operatori socio-sanitari attualmente in servizio nei reparti dell’ospedale civile. Inoltre sono sempre più frequenti le segnalazioni da parte dei cittadini di un’assistenza grama e insufficiente, mentre gli infermieri segnalano un aumento di diverbi con i pazienti e i familiari”.
“Abbiamo il dovere di tutelare il cittadino e consentirgli standard assistenziali elevati – sottolinea Irene Rosini, presidente del collegio provinciale Ipasvi– tuttavia con il personale ridotto al minimo incontriamo difficoltà sempre più elevate a rispondere alle tante esigenze della popolazione. L’elevato turn-over con il personale in arrivo dalle agenzie, senza un minimo di affiancamento, non basta a garantire il rispetto dei livelli di assistenza. Noi ce la mettiamo tutta, ma Pescara compresi i presidi di Penne e Popoli merita più attenzione da parte della Regione. Capiamo le difficoltà economiche e il contenimento della spesa sanitaria, ma il collegio provinciale Ipasvi ritiene insufficienti le 64 assunzioni previste entro il 2017 tra medici, infermieri e operatori socio sanitari (38 unità a seguito di pensionamenti del personale a tempo indeterminato con un turn over nel limite del 50% e 26 nuove unità per la sostituzione di personale a tempo determinato). Le immissioni in ruolo programmate sono ancora esigue rispetto alle unità perse negli ultimi anni, soprattutto a causa di prepensionamenti, ma anche per via di trasferimenti o decessi”.