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Manoppello, consigliera Toppi: “Ma quale solidarietà?”

Apprendo dai social network la notizia che il Consiglio Comunale di Manoppello ha votato una mozione di solidarietà nei miei confronti per non aver potuto partecipare al consiglio comunale di ieri“, esordisce così, in una nota stampa, la consigliera comunale Barbara Toppi.

La consigliera avrebbe preferito che il Consiglio non si fosse presentato per niente, così da rinviare la seduta in seconda convocazione e poter essere presente, “come succede in tutti i Consigli Comunali“, aggiunge.

Toppi è un agente di polizia municipale a Casalincontrada e, per motivi di lavoro, non ha potuto assistire al Consiglio di Manoppello.

In considerazione di tali obblighi, il mio Responsabile del Servizio (che in sei anni mi ha sempre espresso parere favorevole, consentendomi di partecipare a ben 82 Consigli e spesso sostituendomi sul posto di lavoro, visto che siamo solo in due) non poteva fare altrimenti di quel che ha fatto in quanto i cinque giorni di preavviso non sarebbero stati sufficienti per organizzare il servizio. Non si tratta, quindi, di un comportamento scorretto o illegittimo verso il lavoratore, ma di una furbesca manfrina di chi governa Manoppello“.

“Faccio notare che, tra l’altro, la data fissata è stata diversa da quella decisa dalla Conferenza dei capigruppo. Se ne deduce che l’attuale maggioranza ha dunque fatto il possibile per evitare la mia partecipazione alla seduta ma, vergognandosene, ha poi deliberato una penosa e ridicola solidarietà”, conclude la consigliera.