Per ogni cittadino di tratta di sostenere un esborso oscillante tra i 2mila e i 2mila 500 euro, che per le casse comunali potrebbero tradursi in un incasso complessivo tra i 16 e i 20 milioni di euro: “Un’iniezione fresca di risorse per il capitolo degli investimenti”, secondo l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia. In sostanza l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di procedere con l’alienazione dei diritti di superficie conservati sugli alloggi realizzati all’interno delle aree ricomprese nei Piani di Edilizia economica popolare: dieci o anche vent’anni fa il Comune cedeva le aree per la realizzazione di abitazioni, ma ne conservava il diritto di superficie. Il singolo cittadino acquistava la casa, ma non essendo titolare del diritto di superficie, doveva poi avviare la pratica di acquisto per poter procedere, ad esempio, alla vendita successiva dello stesso appartamento o anche al suo trasferimento a un erede. Nei giorni scorsi sono già state recapitate le prime 600 lettere inviate dal Comune a tutti i cittadini di tutto il quartiere di Colle Breccia, e nei prossimi dieci giorni verrà spedito un altro blocco di circa 800 lettere a San Donato e Fontanelle, mano a mano arrivando a coprire tutta la città. Attraverso questa alienazione del diritto di superficie, ogni singolo utente diverrà proprietario anche delle superfici e potrà decidere, eventualmente, di trasferire il proprio appartamento a un discendente o addirittura ad alienarlo a terzi senza vincoli di sorta. A tal fine si è provveduto a interessare il Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Teramo e Pescara sull’opportunità di uniformare, tra i vari Notai Roganti, gli onorari e le competenze oltre la possibilità di scontare ulteriormente la prestazione professionale per atti con la partecipazione di più acquirenti.