Il progetto, il primo del genere da decenni, è stato presentato questa mattina dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, insieme al dirigente del Genio Civile di Pescara Vittorio Di Biase. Gli interventi riguarderanno un tratto di circa 7 chilometri e mezzo, da cui saranno rimossi tutti i corpi estranei presenti nell’alveo: dai tronchi e rami d’albero caduti nel corso d’acqua, fino ad arrivare ai rifiuti, agli elettrodomestici gettati abusivamente ed eventualmente a carcasse d’auto e barche che dovessero essere presenti sul fondo.
Lavori necessari non solo dal punto di vista ambientale, ma indispensabili anche per mitigare il rischio idraulico e garantire il naturale deflusso delle acque in caso di aumenti di portata. Le procedure della gara d’appalto si concluderanno il prossimo 11 agosto e il cantiere potrebbe essere aperto già a metà settembre. Tutti gli elaborati progettuali sono stati redatti dagli uffici regionali, così da ridurre i costi e destinare interamente le risorse disponibili agli interventi. Con i ribassi d’asta, inoltre, potrebbe essere finanziata la manutenzione di altri 3 chilometri del corso d’acqua.
“Fino agli anni Settanta – ha spiegato D’Alfonso – questo tipo di interventi rientrava nella normale attività amministrativa. Nel tempo, però, è stato scelto di dirottare i fondi disponibili verso altre opere. Questo governo regionale, invece, ha intenzione di ripristinare una regolare programmazione di questi lavori. Dopo il fiume Pescara procederemo a reperire le risorse necessarie per tutti quei corsi d’acqua in cui la presenza di corpi estranei nel letto del fiume, metta a rischio la sicurezza di chi vive e lavora lungo le sponde”.