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Pescara, case Ater sgomberate: c’è Contributo autonoma sistemazione

Pescara. I residenti delle tre palazzine Ater di via Lago di Borgiano sgomberate perché a rischio crollo potranno accedere al Contributo di autonoma sistemazione (Cas) e percepire un contributo per il pagamento di un affitto. La possibilità di erogare il Cas deriva dal fatto che è stato riconosciuto un collegamento causale fra lo sciame sismico dell’autunno scorso e i danni subiti dalle palazzine sgomberate.

Il Cas rende possibile scegliere un’autonoma sistemazione: una casa in affitto o continuare a stare negli alberghi. In questo caso le strutture verranno convenzionate e, una volta fatto, la Protezione Civile si farà carico anche del ristoro dei costi sostenuti dal Comune fin dalla data della ordinanza del 4 luglio. In attesa della scelta e della sistemazione nessuno dovrà uscire dagli alberghi.

I moduli per la richiesta saranno scaricabili dal sito o prelevabili dall’Urp e verrà messo a disposizione delle persone interessate l’Ufficio di Protezione Civile, per l’assistenza e la compilazione delle domande, oltre a numeri dedicati contattabili a orari di ufficio: 085/4283604–4283869.

Procedure e modalità per richiedere i Cas sono state illustrate in conferenza stampa dal sindaco Marco Alessandrini, dal vice sindaco e assessore alla Protezione Civile Antonio Blasioli, dall’assessore alle Politiche della Casa Antonella Allegrino, dalla consigliera Daniela Santroni che ha seguito l’emergenza; presenti anche i tecnici dei settori comunali interessati e i consiglieri Tonino Natarelli, Pierpaolo Zuccarini e Marco Presutti.

“Nessuno verrà rimesso in strada, seguiremo la situazione di tutti, finché ognuno avrà una sistemazione definitiva – ha detto Alessandrini – Via Lago di Borgiano resta una grandissima emergenza sociale e abitativa per la città che merita chiarezza e rispetto da parte di tutti. In Giunta ieri sera abbiamo deliberato una variazione di bilancio per 200.000 euro, una cifra che va a coprire il fabbisogno fino alla fine di luglio, ma questo non significa che dal primo agosto saranno in strada, anzi, significa che tutte le cifre anticipate dal Comune sono coperte e soprattutto che stiamo lavorando perché tutti coloro che sono stati coinvolti possano avere una somma per pagare una casa in affitto in attesa di una nuova assegnazione”.

“Quella che affrontiamo – ha osservato Blasioli – è una procedura nuova per la città di Pescara, la più grande emergenza abitativa dopo il bombardamento del 43. Le schede AeDES redatte dagli ‘agibilitatori’ del Cnr, un gruppo che lavora su incarico della Protezione Civile regionale e che il 14 luglio ha fatto sopralluogo nelle tre palazzine, classificano la classe di rischio dei tre edifici sgomberati con la lettera “E”, c’è da dire che dalla classe B si determina lo sgombero dagli edifici, quindi quella riscontrata è una situazione davvero grave. Con una situazione come quella riscontrata non si poteva aspettare un minuto di più per fare l’ordinanza di sgombero”.