Montesilvano. “La criminalizzazione indiscriminata dei residenti di Via Ariosto ha fatto sì che i proprietari e le agenzie immobiliari, non concedano loro le case in affitto per questo da tempo si è chiesta la mediazione dell’amministrazione comunale”.
A lanciare l’accusa è Samba Mbegue, responsabile del Comitato Via Ariosto, nato dopo lo sgombero di decine di senegalesi dalle palazzine del “ghetto” di Montesilvano. Comitato che, insieme a Usb Abruzzo e Rifondazione Comunista Pescara, ha organizzato per venerdì 21 luglio una Marcia della solidarietà, che partirà alle 10 dal pontile di via Finlandia.
“È imbarazzante che non si trovino 20 case per 80 persone con il patrimonio immobiliare privato che la città di Montesilvano mette a disposizione”, afferma in una nota Mbegue, insieme a Corrado Di Sante di Rc) e Samb Baba e Luigi Iasci di Usb Abruzzo, “La casa è un diritto fondamentale per tutti gli uomini e tutte le donne, senza distinzione di razza o di condizione economica. Da un mese e mezzo circa un centinaio di persone vivono in estrema difficoltà e precarietà, e addirittura alcuni sulla spiaggia dopo aver subito lo sgombero dalle proprie abitazioni di via Ariosto”.
“I residenti delle palazzine di Via Ariosto non chiedono una casa popolare, una casa parcheggio o particolari agevolazioni”, prosegue la nota, “ma semplicemente la possibilità di affittare casa a prezzi di mercato. La criminalizzazione indiscriminata dei residenti di Via Ariosto ha fatto sì che i proprietari e le agenzie immobiliari, non concedano loro le case in affitto per questo da tempo si è chiesta la mediazione dell’amministrazione comunale”.
“Se l’amministrazione di Montesilvano non è in grado di trovare soluzioni abitative”, concludono gli organizzatori della manifestazione, “, la Regione Abruzzo deve occuparsene investendo tutto il territorio regionale. Invitiamo per tanto l’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco a farsi carico della vicenda,ribadiamo che le politiche abitative sono una competenza regionale”.