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Pescara, dragaggio: sopralluogo in ritardo. UE: indennizzi per la marineria

Pescara.  Buone notizie da Bruxelles, aria ancora tesa in città, dove questa mattina è saltato il sopralluogo dell’Ispra alla vasca di colmata. I tecnici dell’Istituto protezione ambientale sono arrivati nel pomeriggio, ma la mattinata ha visto risollevarsi la protesta dei commercianti.

Buone notizie dal vertice che, ieri, l’assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo ha tenuto a Bruxelles con il Gabinetto del Commissario europeo agli Affari marittimi e alla Pesca, Maria Damanaki, e con il vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, assistiti dai vertici tecnici delle Direzioni generali Mare e Concorrenza. Febbo ha incassato “grande disponibilità da parte dei vertici della Commissione europea”, riferendo l’individuazione di due potenziali strade percorribili per intervenire concretamente per alleggerire la difficile situazione della marineria pescarese, messa in ginocchio dal mancato dragaggio.

La prima opzione vagliabile, che necessitava dell’ok della Commissione, permetterebbe al Ministero di certificare sul fondo Fondo europeo per la pesca la spesa effettuata per il fermo pesca 2011. In questo modo, la Regione potrebbe procedere all’erogazione di aiuti in regime “de minimis” agli operatori del Porto di Pescara. Qualora dovessero insorgere dei problemi su questo percorso, il suggerimento della Commissione europea è un aiuto economico erogato dalla Regione, che permetta di indennizzare un prolungamento del fermo obbligatorio (che quest’anno decorrerà dal 6 agosto al 16 settembre), nel senso di anticiparne l’inizio e posticiparne la fine. Si valuterà con il Ministero, nei prossimi giorni, quale strada sia più percorribile.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’ennesimo intoppo accaduto sulle soluzioni pratiche, o quantomeno nella ricerca di queste. Questa mattina era previsto il sopralluogo dei tecnici di Arta e Ispra alla vasca di colmata. Pronti a recarsi sul molo, il presidente della Provincia Guerino Testa è stato raggiunto dalla comunicazione dell’Ispra: sopralluogo rimandato. Tanto è bastato per scatenare nuovamente le ire di Daniele Becci, presidente della locale Camera di commercio: “Non ci interessano le polemiche, ma conoscere le date certe e le modalità che porteranno alla riapertura del porto di Pescara”. Verifiche o nuove analisi necessarie, Becci lancia l’ultimatum: “Il 15 settembre, alla chiusura della stagione balneare, devono iniziare le attività di svuotamento della vasca di colmata” . Davanti ad ambientalisti, associazioni di categoria, marineria e operatori del settore, il presidente della Ccia ha contestato l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale: “L’economia cittadina e’ stata gravemente danneggiata, per alcuni versi in modo irreparabile. Ci sono aziende che hanno chiuso, forse qualcuno lo dimentica. Quei signori che stamattina dovevano venire lo sanno o no?”

Solo nel pomeriggio, infine, si è svolto il sopralluogo dei tecnici dell’Ispra e di quelli dell’Arta Abruzzo coordinati da Giovani Damiani. Dopo una riunione svoltasi nella sede dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente i tecnici si sono recati al porto, insieme a Testa e il vice comandante della capitaneria di Porto Catino . L’obiettivo: acquisire ulteriori informazioni per verificare se si potrà impermeabilizzare e poi riempire la vasca di colmata  nel rispetto delle normative locali e nazionali e dopo aver analizzato i materiali in esso presenti.

 

Daniele Galli