Pescara. Tentata truffa ai danni di un’anziana residente a Pescara: questa l’accusa di cui devono rispondere due donne arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Pescara, coordinati dal tenente colonnello Gaetano La Rocca e dal maggiore Massimiliano Di Pietro. In manette sono finite Angela Ambrosio 48 anni e Luisa Savona (47).
Le due donne sono state bloccate dopo che alcuni cittadini avevano segnalato al 112 la presenza di persone sospette in via Salita Tiberi in zona Colli e la presenza in un’auto noleggiata a Sant’Anastasia (Napoli) con una donna al volante e un’altra nei pressi.
L’anziana ‘vittima’, 85enne, era stata contatta telefonicamente poco prima da un complice delle due donne campane, mentre i militari, in borghese, e posizionati in zona e anche nei pressi del civico dove vive l’anziana, hanno potuto verificare anche, grazie alla testimonianza della donna, che la stessa era stata poco prima contattata dal complice delle due, che, fingendosi prima avvocato, e poi proprio carabiniere, le chiedeva il versamento di una ingente somma di denaro quale cauzione da versare per la liberazione del figlio trattenuto in caserma perché responsabile di un incidente stradale.
A questo punto c’ è stato l’intervento dei carabinieri che hanno interrotto la conversazione telefonica che stavano ascoltando da dietro la porta di casa della ‘vittima’, ricostruendo l’accaduto, e fermando le due donne campane.
Le indagini proseguono per accertare l’eventuale coinvolgimento delle due arrestate in recenti azioni delinquenziali commesse sul territorio provinciale. Proprio per il ripetersi di numerose azioni delittuose negli ultimi mesi nel Pescarese ai danni di anziani, i carabinieri invitano i cittadini a rivolgersi al 112, ricordando che nessun membro delle forze dell’ordine chiede soldi ai cittadini.
Le due donne arrestate sono state trasferite nella casa circondariale di Madonna del Freddo di Chieti.
Nel Pescarese solo tra il 21 e 29 maggio scorso ci furono una decina di analoghi episodi che hanno portato ad una ulteriore intensificazione dei servizi da parte delle forze dell’ordine. Il Pm che ha coordinato l’inchiesta è Anna Benigni.