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Pescara, palazzi illuminati di blu per Charlie Gard

Pescara. Mentre dall’ospedale londinese che ha in cura il piccolo Charlie Gard arriva la possibilità di far riesaminare il caso all’Alta Corte, alla luce di una richiesta di accoglienza del bambino mossa dall’ospedale Bambin Gesù di Roma, a Pescara, al sindaco Alessandrini e al presidente della Provincia, Antonio Di Marco, viene chiesto di aderire simbolicamente alla mobilitazione internazionale, illuminando di blu i palazzi istituzionali.

A presentare la richiesta, il vicecapogruppo di Forza Italia, Vicenzo D’Incecco:

“Chiediamo al sindaco Alessandrini e al Presidente della Provincia Di Marco di aderire alla mobilitazione internazionale per il piccolo Charlie Gard, illuminando di blu i palazzi istituzionali o gli edifici più significativi, come la torre civica, l’Aurum o la fontana del Maestro Cascella per sostenere, simbolicamente, il trasferimento del piccolo all’Ospedale Bambino Gesù di Roma”.

L’appello è stato inoltrato a sindaco e presidente della Provincia, per sostenere, seppure virtualmente, la battaglia legale intrapresa dai genitori del bambino, mantenuto in vita artificialmente, perché affetto da una rarissima malattia neurodegenerativa, di cui sono stati ufficialmente diagnosticati 16 casi al mondo: tutti bambini, tutti con un’aspettativa di vita molto breve.

La patologia di Charlie colpisce i mitocondri, cioè piccoli organelli che si trovano all’interno delle cellule del Dna; i mitocondri servono a produrre l’energia necessaria alla vita delle stesse cellule e queste, a loro volta, compongono tutti gli organi vitali.

Purtroppo al momento non esiste cura risolutiva, ma solo terapie sperimentali, tutte da provare: una di queste è contenuta all’interno di un protocollo che l’ospedale Bambin Gesù di Roma ha inviato al Great Ormond Street Hospital, la struttura londinese in cui il bambino di 10 mesi è ricoverato sin dalla nascita.

Una speranza alla quale i genitori di Charlie hanno scelto di aggrapparsi e che forse potrebbe rappresentare un passo avanti per la ricerca, utile anche ad altre famiglie che vivono o vivranno la stessa situazione.

“Decine di Associazioni internazionali, come ProVita Onlus, CitizenGo Italia, Steadfast Onlus e Universitari per la Vita hanno lanciato una sorta di catena di solidarietà virtuale”, prosegue D’Incecco. “Le Associazioni hanno dunque chiesto ai sindaci dei Comuni italiani di illuminare di blu le sedi dei Municipi o dei monumenti più significativi delle loro città, per contribuire alla mobilitazione in atto”.

“Ora attendiamo di vedere illuminati di blu la torre civica del Comune, l’Aurum, la Fontana ‘Cascella’ o anche il ponte del mare e il Ponte Flaiano, certi che le due Istituzioni territoriali non vorranno sottrarsi a quello che è innanzitutto un dovere morale”.