Pescara, Area di Risulta: un progetto per il bosco urbano

Pescara. Nella seduta di giovedì pomeriggio, la Giunta comunale ha preso atto del progetto preliminare per la riqualificazione delle aree di risulta con la realizzazione del Parco Centrale, approvato dal Consiglio comunale nel febbraio scorso eche approderà sul sito della Regione Abruzzo per la Verifica di assoggettabilità (VA) alla Valutazione di Impatto Ambientale.

Il progetto, elaborato dagli uffici comunali sulla base delle indicazioni fornite dalla cabina di regia istituita nel novembre 2016 e coordinata dall’assessore Stefano Civitarese coadiuvato dal delegato alla riqualificazione delle aree stesse Ivano Martelli, resterà pubblicato 45 giorni per le osservazioni, poi tutto sarà posto al vaglio del Comitato regionale che dovrà decidere se assoggettarlo o no alla procedura di V.I.A. prima che continui la sua strada per lqa prima approvazione in Consiglio Comunale.

“Si tratta di un passo formale ma anche di sostanza – spiega il sindaco Marco Alessandrini – questo passaggio consegna l’elaborato alle osservazioni e alla valutazione del Comitato regionale, in modo da arrivare al più presto anche in Consiglio Comunale per l’approvazione. Vogliamo arrivare in tempi sostenibili anche al bando, perché non sia un progetto destinato a restare inattuato, come accade ormai da quasi trent’anni, ma contribuisca davvero alla riqualificazione di cui si parla e aiuti a farla concretamente decollare”.

“La scelta progettuale tradotta dal preliminare è stata fatta a seguito di una analisi di possibili alternative definite sotto il profilo tecnico-funzionale ed economico-finanziario, senza tralasciare gli aspetti sociali e ambientali – aggiunge l’assessore Stefano Civitarese Matteucci – La prima alternativa presa in considerazione è stata quella ‘zero’, in cui è stata considerata l’ipotesi di non procedere ad alcuna realizzazione. La seconda alternativa considerata ha indagato la possibilità di realizzare, anche sulla scorta delle proposte elaborate in passato dall’Amministrazione comunale,un grande intervento di trasformazione, prevedendo una serie articolata di strutture e volumetrie in cui accogliere funzioni e attività diverse, sempre garantendo la fruibilità di una superficie aperta attrezzata a verde. Una terza ipotesi ha attualizzato i contenuti emersi nell’ultimo concorso di progettazione di dieci anni fa. La quarta ipotesi, utilizzata nella matrice delle alternative, è quella che ha preso in considerazione la possibilità di inserire una leva finanziaria a carattere immobiliare di grandi dimensioni (una torre residenziale), dimensionata in ragione della necessità di garantire il corretto equilibrio economico-finanziario con cui realizzare una grande struttura a carattere culturale (teatro, mediateca, biblioteca…).

L’ispirazione è quella del ‘bosco urbano’: “Il Parco Centrale”, aggiunge ancora Civitarese, “comprende anche giardini tematici e orti urbani; all’opportunità di accorpare sosta e terminal al traffico ferroviario, in un fascio viario compatto e integrato, a ridosso dell’impalcato ferroviario; di dotare l’area di strutture per il parcheggio nella misura di circa 2.000 posti auto, in linea con l’offerta attuale; nonché di completare un collegamento pedonale diretto e di pregio tra la Stazione e le aree pedonali di Corso Umberto I e di tutto il cosiddetto ‘Centro Commerciale Naturale’. A questo elenco di priorità è stata poi aggiunta una particolare attenzione a collegare e connettere i tratti ciclo-pedonali attualmente esistenti lungo la ‘strada-parco’, il Ponte di Ferro, il lungofiume e i nuovi percorsi lungo via De Gasperi e corso Vittorio Emanuele II. Un’azione che tende ad armonizzare l’esistente e a dare valore alle presenze culturali, commerciali, economiche e viarie della zona, agevolando la visione di città sostenibile che abbiamo in mente e di cui il Parco Centrale deve diventare un epicentro propulsivo anche Quale Hub della mobilità sostenibile in cui trasporto ferroviario, trasporto pubblico urbano di massa e mobilità ciclopedonale assumonano sinergicamente un ruolo trainante verso una citta’ attrattiva, pulita e accessibile”.

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