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I vigili di Pescara: forza pubblica solo quando serve?

Pescara. Continua il braccio di ferro tra gli agenti della Polizia municipale e il Comune, dopo la sentenza disciplinare inflitta all’Ufficiale che aveva parcheggiato l’automobile di servizio impedendo l’ingresso nello stadio dell’Ambulanza per Morosini. La sospensione di 6 mesi è motivata dalla non appartenenza dei vigili a forze dell’ordine e polizia; ora i vigili si chiedono: cosa siamo quando facciamo scorta armata e pattugliamo i quartieri caldi?

Non ci stanno a lasciare solo in balia della gogna mediatica e delle sentenze della commissione disciplinare del Comune che ha sospeso il loro Ufficiale; ma soprattutto, i vigili urbani di Pescara non ci stanno a sottomettersi ad una sentenza che, ritenuta strumentale, ha giudicato l’intero corpo di Polizia municipale non appartenente alle forze dell’ordine e alle forze di polizia. In sostanza, la sentenza che ha sospeso il Maggiore dei vigili urbani per 6 mesi lo accusa di non avere avuto il permesso di entrare con l’automobile di servizio nello stadio Adriatico in quel tragico pomeriggio del 14 aprile, poiché un vigile non è forza di polizia o ordine pubblico, e come addetto alla polizia stradale in servizio sarebbe dovuto rimanere fuori dallo stadio. Dopo la rappresaglia a suon di multe fatte fioccare sulle macchine di politici e amministratori, i circa 150 vigili pescaresi hanno scritto oggi una lettera indirizzata a sindaco, Prefetto e Questore per rivolgere una domanda precisa: “Cosa siamo?”

“Quali, a questo punto, sono le nostre funzioni visto che il Direttore Generale ha precisato e sottolineato, che la Polizia Municipale non appartiene alle forze dell’ordine né alle forze di polizia; soprattutto in relazione al contributo che la stessa Polizia Municipale ogni giorno nell’ambito della sicurezza urbana”, scrivono gli agenti, per poi perorare la propria causa con esempi significativi: “ Quale ruolo rivestono gli agenti che quotidianamente svolgono servizio di scorta armata al sig. Sindaco ?”; inoltre sottolineano: “la Municipale partecipa settimanalmente con un proprio rappresentante ed unitamente alle altre forze di polizia, al tavolo tecnico  per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica; quotidianamente il nostro personale è inserito nelle ordinanze del Questore per l’espletamento di servizi coordinati e non sempre congiunti alle altre forze di polizia; attualmente, ogni giorno, una pattuglia (senza ausilio di altre forze) opera nel quartiere più a rischio della città, via Caduti per Servizio, per volontà del Sindaco e del Questore”

E sulla pubblica sicurezza garantita dai vigili il Comune sta investendo, “realizzando un distaccamento nella zona di Pescara Vecchia appositamente ideato per garantire la sicurezza”, aggiungo gli agenti indignati. “Quotidianamente, inoltre, aliquote di personale sono fornite alla Questura e ai Carabinieri per controlli congiunti nel  quartiere Rancitelli. La Polizia Municipale, infine, garantisce in prima persona l’attuazione di sgomberi di abitazioni popolari abusivamente occupati”. Tra sentenze e scontri normativi, i vigili urbani chiosano con una semplice considerazione: “Tutto questo fatto finora, alla luce di quanto scritto nel dispositivo, allora è sbagliato ?  Abbiamo agito abusivamente ?  I nostri compiti erano altri ?”.

 

Daniele Galli