Al momento dell’irruzione erano presenti circa 30 giocatori, ma tra questi nessun nomade. Dopo aver fatto un giro, i giovani si sono allontanati e hanno chiesto scusa per l’irruzione. Non sarebbero state viste armi ma non si esclude che l’obiettivo fosse quello di aggredire e picchiare gli zingari. Quando sono andati via, erano le 2.30 circa, è stato lanciato l’allarme e sono stati avvertiti i carabinieri della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, che hanno raccolto le testimonianze e si stanno occupando delle indagini. Dalle prime informazioni raccolte, uno dei componenti del gruppo indossava un cappello con la visiera con i colori del Pescara. Non si sa nulla, invece, del resto della banda. Altri elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dalle immagini riprese dalle telecamere.