Pescara, evasione fiscale: sequestrati immobili, conti correnti e Ferrari per un milione di euro

Guardia-di-FinanzaPescara. Tre immobili, una trentina tra conti correnti e titoli ed una lussuosa Ferrari per un totale di un milione di euro circa. E’ quanto hanno assicurato allo Stato dai finanzieri del Comando Provinciale di Pescara.

A tanto ammonta il valore dei sequestri preventivi finalizzati alla confisca per equivalente a fronte di una frode fiscale svelata dalle Fiamme Gialle pescaresi nel corso di una verifica fiscale conclusasi a fine febbraio.

L’ispezione condotta nei confronti di una ditta individuale con sede a Pescara, e specializzata in impiantistica ed idraulica, ha dato come esito un’evasione del fisco dal 2007 fino ad oggi.

Durante i controlli, infatti, si è appurato che “l’idraulico” aveva “dimenticato” di contabilizzare e dichiarare consistenti ricavi a fronte di prestazioni di servizio rese nei confronti di numerosi clienti.

Non è tutto: lo “scaltro artigiano”, oltre a nascondere e distruggere parte dei documenti fiscali utili alla ricostruzione del reale volume d’affari, aveva escogitato un sistema semplice ma efficace per abbattere i ricavi realmente conseguiti e non pagare le relative imposte dovute.

I Finanzieri, oltre ad accertare una doppia contabilità, hanno scoperto che l’impiantista alterava le fatture emesse: ai clienti consegnava i documenti fiscali con i reali importi delle opere realizzate (ad esempio 120mila euro) mentre registrava nella propria contabilità fatture per somme nettamente inferiori (12mila).

In questo modo, il “modesto” contribuente (si fa per dire) ha accumulato una “fortuna” che, astutamente, investiva in prodotti finanziari e assicurativi a nome dei propri familiari e che forniva in garanzia dei conti correnti dell’azienda in costante segno negativo.

Le Fiamme Gialle hanno impedito la continuazione dell’illecito comportamento e, allo stesso tempo, garantito al fisco le imposte evase anche grazie all’applicazione di una norma introdotta dalla “legge finanziaria 2008” che estende ai reati fiscali, la cosiddetta “confisca per equivalente”, sul profitto del reato e, cioè, l’imposta evasa ed illecitamente “risparmiata” perché non versata nelle casse dello Stato.

Sempre più convinti che quello della “legalità fiscale” è un messaggio che deve passare attraverso i cittadini, le Fiamme Gialle pescaresi annunciano che continueranno ad effettuare una incisiva azione di contrasto all’evasione fiscale anche attraverso un deciso incremento di tale tipo di operatività che ha il vantaggio di tradursi in effettivi recuperi di risorse alle casse dell’erario, a beneficio della comunità.

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