Pescara. Ricomincia da capo il processo riguardante la discarica di Bussi, dove per molti anni sono state scaricate circa 500mila tonnellate di sostanze tossiche.
Il tribunale collegiale di Pescara, presieduto da Antonella Di Carlo, ha dato ragione ai pm Anna Rita Mantini e Giuseppe Bellelli, riconoscendo che agli imputati viene di fatto contestato il reato di avvelenamento e ha dichiarato la propria incompetenza per materia sostenendo, dunque, che la sede del processo spetta alla Corte d’Assise di Chieti. Per effetto, il tribunale ha ordinato la trasmissione degli atti non direttamente alla Corte d’Assise, ma al pubblico ministero di Pescara. Sostanzialmente l’accusa dovrà ripresentare la richiesta di rinvio a giudizio dei 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, e poi il gip dovra’ fissare la data dell’udienza preliminare. La vicenda, dunque, torna davanti al gup del tribunale di Pescara, garantendo il diritto di difesa. Il tribunale ha inoltre dichiarato il non luogo a provvedere relativamente alle restanti questioni preliminari in ragione dell’intervenuta pronuncia di incompetenza.