“Il Governo fa l’ennesimo regalo ai costruttori e alla faccia delle tante chiacchiere sul consumo di suolo approva una norma che potrebbe avere pesanti conseguenze anche a Pescara”, si legge in una nota di Soa e Forum H2o. Il riferimento è al recente decreto legge 50/2017, la cosiddetta “manovrina”, approvato il 24 aprile dal Consiglio dei Ministri. che all’articolo 62, prevede una modifica definita “pro-cemento” relativa alle norme sugli stadi.
“Fino a pochi giorni fa”, spiegano le associazioni, “gli interventi per il rifacimento o per la costruzione di nuovi stadi non potevano prevedere opere e immobili che non avessero nulla a che fare con le attività sportive. Le iniziative edilizie dovevano essere strettamente connesse allo sport. Invece con la nuova norma si potranno costruire ville, palazzine, palazzoni, centri commerciali e chi ne ha più ne metta addirittura in variante automatica al Piano Regolatore Comunale”.
La Stazione Ornitologica Abruzzese stamattina ha scritto alla Commissione Europea e alle Commissioni ambiente di Camera e Senato, che dovranno esaminare il Decreto per la conversione in legge, “in quanto la norma così formulata elude la Direttiva comunitaria 2001/42/CE sulla Valutazione Ambientale Strategica”.
Nel testo, infatti, si fa esclusivamente riferimento alla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) del progetto di stadio. “Peccato”, rimarcano gli ambientalisti, “che qualsiasi variante ad un piano urbanistico, come il Piano Regolatore Comunale, non è sottoposta a V.I.A. ma a Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). In sintesi, i progetti fanno la VIA, i piani fanno la VAS. La V.A.S. ha bisogno di documentazione specifica che attesti i “pesi” ambientali degli indici edilizi che cambiano, dei flussi relativi alla mobilità (emissioni, tempi ecc.). Insomma, attiene agli aspetti generali e strategici di un Piano che devono essere studiati attentamente. Su questi i cittadini devono potersi esprimere con le osservazioni; ovviamente se viene fatta, la VAS!
Forum H2O e Soa, auspicando “l’eliminazione tout-court dell’intero articolo del Decreto per evitare ulteriori colate di cemento nelle città italiane”, tengono alta l’allerta sul futuro dello stadio Adriatico e delle aree circostanti: “Le risposte che vi sono state recentemente da parte del Comune e della Pescara Calcio”, concludono, “alla scoperta che non esistono elaborati progettuali depositati presso gli enti pubblici e/o verbali di riunioni sono state rivelatrici di percorsi non trasparenti rispetto a quello che si prospetta per l’area dello Stadio. Su questo torneremo a breve. La nuova norma non fa che destare ulteriori preoccupazioni