Delitto di Manoppello, il padre dell’assassino presenta un esposto alla Procura di Teramo

ospedale_teramoManoppello. Lo scorso febbraio aveva tentato di togliersi la vita in carcere e al momento si trova ricoverato, completamente paralizzato, nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale Mazzini di Teramo. Ma lui, Fernando Di Nunzio, vuole approfondire la vicenda e capire cosa è successo al figlio Valentino, di soli 28 anni, che, nel settembre scorso ha ucciso la madre, Maria Teresa Di Giamberardino, a Manoppello Scalo.

Per questo motivo ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Teramo, di cui presto sarà informata la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficienza e l’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino. Nell’esposto, spiega il legale di famiglia, Isidoro Malandra, si chiede di sapere se “l’incidente di cui è stato protagonista il giovane matricida sia stato casuale o frutto di un tentativo di suicidio o comunque di grave gesto autolesionistico e se vi siano state decisioni errate e/o omissioni che abbiano condotto a questo episodio, ritenuto del tutto prevedibile alla luce della manifesta patologia psichiatrica da cui è affetto Valentino Di Nunzio”.

Per quanto riguarda, invece, la decisione di ricorrere alla commissione presieduta da Marino, Malandra fa notare che in questa storia “si intrecciano errori attribuibili ai magistrati che si sono occupati del caso, ma anche al Servizio Sanitario Penitenziario, assolutamente inadatto ed inefficace quando si trova di fronte alla malattia mentale”. Sulla posizione di Di Nunzio, intanto, si attende la decisione del Tribunale del Riesame. Il 28 marzo è previsto l’inizio del processo in Corte d’Assise a Chieti.

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