Pescara, ostacoli nei nuovi posti per disabili in via Trento-FOTO

parcheggidisabiliostacoliPescara. Due nuovi posti auto riservati ai disabili, per di più in una zona pedonale: sembrerebbe una buona notizia, se non fosse che le strisce gialle siano state tracciate attorno ad una rastrelliera per biciclette e ad una colonnina dell’Enel.

Verrebbe da fare ciniche battute d’ironia, del tipo: “E’ una rastrelliera per carrozzine?”. Peccato che non si possa scherzare sulla disgrazia di chi è costretto a muoversi su una sedia a rotelle; in ogni caso, pensare ad una mossa umoristica è decisamente meglio che attribuire il madornale errore segnaletico in via Trento ad una precisa decisione del settore Mobilità o ad una clamorosa svista della ditta addetta alla segnaletica che lavora per conto del Comune di Pescara. Fatto sta che da giovedì 1 marzo (come testimonia il cartello affisso) nella centralissima strada parallela a corso Umberto, sono stati creati due nuovi posti auto riservati ai disabili. Rimanendo a qualche metro di distanza a tutti fa piacere vedere quelle strisce gialle disegnate sul pavimento della via compresa in zona pedonale, segno che il rinnovo delle Ztl più centrali evolvano fino a permettere ai disabili di poter anche parcheggiare oltre che accedere nei quadrilateri vietati ai mezzi comuni.

Ma uno sguardo più ravvicinato mostra l’enorme paradosso: al centro di uno dei posteggi c’è una rastrelliera per il parcheggio delle biciclette, mentre dal muro del secondo sporge una colonnina contenente i quadri di controllo delle linee di illuminazione. Ostacoli che impediscono a qualsiasi automobile di poter rimanere dentro il rettangolo delimitato e che rendono difficile la manovra a qualsiasi automobilista. Figurarsi un mezzo che trasporta un passeggero in carrozzina o con difficoltà di deambulazione, e che pertanto ha bisogno di quello spazio in più che genericamente si garantisce alle “strisce gialle” rispetto ai normali posteggi, come potrebbe riuscire nell’impresa. Senza dimenticare che sono molti i disabili in grado di guidare, grazie ai dovuti adattamenti tecnologici, ma che hanno comunque necessità di spazi più larghi per poter scendere dal sedile e salire sulla carrozzina.

 

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Daniele Galli


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