Pescara. E’ stato identificato ed arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Pescara il presunto autore dell’accoltellamento avvenuto nella notte tra il 29 ed il primo marzo. Il ferito, un ventenne di Termoli, era stato aggredito all’esterno di un locale in piazza Unione.
Le manette sono scattate per Luigi Di Pietrantonio, pescarese di 40 anni già noto alle forze dell’ordine, accusato di tentato omicidio e porto di arma. Ad incastrarlo sono state le telecamere esterne al locale dove è avvenuta l’aggressione, che hanno ripreso tutta la scena, dalla discussione iniziale fino all’accoltellamento.
I protagonisti della lite, avvenuta verso le 3 in via del Porto, sono quattro: Di Pietrantonio e un altro non ancora identificato da una parte e due giovani di Termoli dall’altra. Il ferito è appunto uno dei due molisani, raggiunto da una coltellata all’addome. All’origine futili motivi, forse uno sguardo di troppo. Dai video emerge chiaramente che il giovane è stato colpito con calci e pugni, mentre l’altro è stato preso di mira da Di Pietrantonio che ha tentato più volte di colpire il suo interlocutore e si è ferito a sua volta ad una mano.
I militari dell’arma, hanno spiegato questa mattina il capitano Claudio Scarponi e il tenente Salvatore Invidia, hanno trovato a casa di Di Pietrantonio (che vive di fronte alla caserma dei carabinieri di via Lago di Capestrano) le scarpe sporche di sangue e i vestiti che indossava l’altra notte e il coltello a serramanico di 15 centimetri di genere vietato, anche questo sporco di sangue. Nella sua casa non c’era ed è stato rintracciato in centro con il figlio. Ai Carabinieri ha detto di essere intervenuto nella rissa, ma solo per dividere i partecipanti, tanto da essere rimasto ferito alla mano.