La memoria dei cinquemila italiani massacrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945 sarà onorata domani con una speciale cerimonia organizzata dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd). Il comitato provinciale presieduto da Mario Diracca deporrà una corona d’alloro in piazza Martiri Giuliano Dalmati alle 11,30 in punto, all’altezza della rotonda del Rampigna, proprio dove si trova il cippo realizzato proprio per non dimenticare.
Le centinaia di condanne a morte emesse dai tribunali che rispondevano ai partigiani dei comitati popolari di liberazione e l’esodo dei 350mila italiani fuggiti dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia al termine della seconda guerra mondiale sotto la spinta della pulizia etnica delle milizie jugoslave e lo spettro delle foibe, rappresentano vicende ancora poco conosciute dall’opinione pubblica nazionale e locale. A 60 anni da quegli eventi, prima e seconda generazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati in tutta Italia collaborano e si confrontano per il riaffioramento di quella pagina di storia italiana. E’ per questo che anche nel capoluogo adriatico si è costituita un’associazione per ricordare assassinii ed eccidi.
L’appuntamento con i membri del comitato e con i cittadini che intendono partecipare alla giornata del ricordo è alle 10.30 nella chiesa dello Spirito Santo. La Santa Messa sarà officiata da Monsignor Giuseppe Comerlati, vicario generale dell’arcidiocesi di Pescara-Penne. Alle 11,30 invece si svolgerà la deposizione della corona di alloro. Saranno presenti anche il sindaco Luigi Albore Mascia e il presidente della Provincia Guerino Testa.
L’iniziativa, in programma a livello nazionale il 10 febbraio, è stata rinviata a domani a causa delle settimane di maltempo. “La giornata del ricordo”, dice Mario Diracca, presidente del comitato provinciale dell’Anvgd, “diventata un appuntamento annuale anche a Pescara, serve non solo a ricordare, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione di cui si sa molto poco”.