Rifiuti: finisce a Chieti la spazzatura di Pescara e provincia

collecesePescara. I rifiuti del capoluogo adriatico e della sua Provincia fino a settembre 2012 andranno ad alimentare l’impianto di trattamento di Chieti, di proprietà della ditta Deco dei fratelli Di Zio. Lo ha stabilito il tavolo tecnico attivato oggi negli uffici della Regione Abruzzo.

Per scongiurare l’emergenza ambientale e sanitaria che, di qui a poco, potrebbe portare a un’invasione di sacchetti di spazzatura lungo le strade del capoluogo adriatico e della sua provincia, l’incontro di stamattina in Regione ha stabilito una linea d’intervento da mettere in atto per i prossimi 12 mesi. “I flussi di rifiuti urbani prodotti dai Comuni della provincia di Pescara”, annuncia il presidente di Ambiente spa Massimo Sfamurri a conclusione della riunione convocata dalla Direzione protezione civile e Ambiente, Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo,  “saranno conferiti, fino a fine settembre 2012 e nelle more dell’espletamento delle procedure ad evidenza pubblica da avviare entro marzo 2012 per l’affidamento del servizio precedentemente effettuato dalla Deco SpA, alle medesime condizioni dell’attuale convenzione in essere, presso l’impianto di trattamento meccanico biologico di Chieti della Deco, con successivo smaltimento dei flussi residuali presso la discarica più prossima sita nello stesso territorio comunale di Chieti”.
Tra pochi giorni sarà esaurita la discarica di Colle Cese, l’impianto cioè dove finisce la spazzatura di Pescara dopo il trattamento che avviene presso l’impianto di Casoni, nel Chietino. Al tavolo tecnico di stamattina hanno partecipato anche il dirigente della Regione Franco Gerardini, l’assessore del Comune di Pescara Isabella Del Trecco, i sindaci di Pianella Giorgio D’Ambrosio e Città Sant’Angelo Gabriele Florindi, il direttore generale del Comune di Pescara Stefano Ilari, gli ingegneri Luca Franceschini per il Comune di Chieti e Roberto Pasqualini per Deco SpA, l’amministratore unico di Attiva SpA Guglielmo Lancasteri, l’assessore provinciale di Chieti Eugenio Caporrella ed il presidente di Eco.Lan. SpA Gianpanfilo Tartaglia. “Nel frattempo”, prosegue il presidente di Ambiente SpA, “dovranno essere individuate soluzioni tecniche ed impiantistiche alternative per gli impianti attualmente in esercizio, autorizzati o da autorizzare, e pertanto il tavolo chiede di rivedere il pronunciamento negativo del Comune di Chieti, che pure ha ribadito la propria indisponibilità ad accogliere i rifiuti fuori provincia. Anche per questo la Regione deve ora porre in essere tutti i provvedimenti necessari, anche con procedure d’urgenza, per scongiurare l’emergenza ambientale e sanitaria”.

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