L’idea è stata lanciata questa mattina dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, nel corso di una riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Province di Chieti e Pescara, dei Comuni interessati, dell’Anas, di Tua e delle associazioni che sul territorio si occupano della diffusione del cicloturismo.
“La Regione – ha spiegato D’Alfonso – ha ormai scelto da tempo di perseguire investimenti di qualità nel cicloturismo, puntando a esempio sulla pista lungo il litorale che abbraccia l’intero territorio. Procedendo ‘a pettine’, ora passeremo anche alle aree collinari, così da creare una rete che non ha eguali in Europa e sulla quale abbiamo 61 milioni di euro di risorse da investire”.
La proposta di D’Alfonso prevede una fase preliminare di sensibilizzazione delle aree interessate al progetto, con la chiusura domenicale al traffico della Tiburtina e l’istituzione di itinerari alternativi alle auto.
“Vogliamo – ha proseguito – rendere consapevoli i cittadini, e anche gli operatori economici che hanno le proprie attività sull’arteria, che esiste una modalità di mobilità alternativa che non penalizza né gli affari, né le abitudini quotidiane, ma consente invece di riappropriarsi di tempi e spazi delle nostre città, in modo graduale e progressivo”.
Esaurita la sperimentazione, con l’analisi di tutte le criticità che dovessero emergere, si partirà con la fase progettuale definitiva, che sarà portata avanti congiuntamente tra tutti gli enti interessati, che questa mattina hanno espresso il loro assenso al progetto. Subito dopo Pasqua sarà convocato un altro incontro, a cui parteciperanno anche i Prefetti di Chieti e Pescara, per stilare un cronoprogramma delle iniziative e confrontarsi sulla data della prima domenica con la Tiburtina chiusa al traffico veicolare, che potrebbe essere fissata già entro maggio.