È Armando Foschi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, a riferire la vicenda e sottolineare le conseguenti “dilatazione dei tempi dell’emergenza e i relativi rischi per gli utenti”.
“È il paradosso che si sta verificando a Pescara dallo scorso 11 marzo”, spiega Foschi, “con la dismissione dei vecchi velivoli, nel silenzio delle Istituzioni, Asl, Regione e Comune, tutti all’affannosa ricerca di tenere nascosto il maxi-pasticcio combinato a Pescara e che sino a oggi ci è già costato 12milioni di euro”.
“Il servizio di elisoccorso su Pescara e L’Aquila –spiega ancora Armando Foschi –costa ogni anno 26milioni 450mila euro Iva esclusa, peccato che da un mese nel capoluogo adriatico stia funzionando a mezzo servizio. Infatti sino al 29 gennaio scorso il 118 ha garantito per anni il servizio di elisoccorso con un elicottero A/109 Airclass Marche I-ETIC. Dal 29 gennaio all’11 marzo il vecchio mezzo è stato dismesso per revisioni varie e l’elisoccorso si è svolto con l’utilizzo di un mezzo Augusta A/109 Marche I-CLOE, mentre, nel frattempo, a metà febbraio è arrivato a Pescara il nuovo elicottero AW 169 Marche I-KIRA, primo elicottero a operare in Italia per la Inair Aviation. Il nuovo mezzo è rimasto chiuso nell’hangar dell’aeroporto per diverso tempo per la sua preparazione e adeguamento al servizio di elisoccorso, e parliamo di una macchina costata 12 milioni di euro, un vero ospedale ‘volante’. Ma ecco che, alla vigilia del suo impiego, la sorpresa: il nuovo elicottero è troppo pesante per l’elisuperficie dell’ospedale civile di Pescara e quindi la piattaforma è oggi inutilizzabile. Il peso massimo al decollo dell’AW 169 è infatti di 4,5 tonnellate e l’elisuperficie del nosocomio pescarese è omologato solo per 3,5 tonnellate, quindi è chiaro che l’elicottero non può atterrare sul silos di via Fonte Romana dopo aver pure recuperato i feriti gravi, ‘casi’ per i quali il 118 utilizza l’elisoccorso, proprio per velocizzare al massimo l’assistenza e il trattamento dei pazienti. Dall’11 marzo scorso, data di entrata in funzione del nuovo mezzo, i feriti vengono recuperati, trattati a bordo dopo essere stati stabilizzati a terra, e vengono trasportati a Pescara, ma nel capoluogo adriatico l’elicottero atterra all’aeroporto di via Tiburtina-San Giovanni Teatino, anziché sull’elisuperficie dell’ospedale civile”.
“L’acquisto del nuovo mezzo è stato effettuato dalla Regione Abruzzo, ma il capitolato della gara d’appalto porta la firma del Direttore generale della Ausl di Pescara, Armando Mancini”, attacca l’ex consigliere comunale, “Nel capitolato si diceva espressamente che le ditte partecipanti alla gara avrebbero dovuto effettuare sopralluoghi sulle basi di Pescara e delle maggiori destinazioni sanitarie della regione, dove poi sarebbe stato impiegato il nuovo elicottero, proprio per fotografare le caratteristiche tecniche delle varie elisuperfici. Al tempo stesso, sempre nel capitolato, si legge che la Ausl sede di base operativa di Pescara, avrebbe messo a disposizione delle ditte aggiudicatrici l’elisuperficie necessaria, ossia il piazzale in cemento, con relativa segnaletica, illuminazione e prese di corrente elettrica e impianti antincendio. A questo punto chiediamo ad Ausl, Regione e Comune di Pescara, com’è possibile aver commesso un errore tanto eclatante”.