Val Pescara, Cgil: ritardi nei fondi per lo sviluppo. Il sindacato parte civile nel processo di Bussi

Ronca_MaruscoPescara. Il percorso per l’erogazione dei fondi europei, destinati a sanare la crisi della Val Pescara, è in forte ritardo e la Regione non ha ancora ufficializzato la strategia per risanare occupazione e sviluppo per il sito industriale di Bussi e per il Polo dell’Alta moda dell’area vestina. A lanciare l’allarme la Filctem Cgil.

I fondi a disposizione ci sono: si tratta di 9 milioni e 650 mila euro per i contratti di rete e 4 milioni di euro riservati ai poli d’innovazione, erogati dall’Europa per venire incontro alla crisi della Val Pescara. Tuttavia a giorni c’è la prima scadenza: la Regione Abruzzo ha indicato febbraio come termine complessivo per presentare e dare risposta ai bandi per accedere alle risorse. “Per noi è già tardi” è l’idea del segretario provinciale della Filctem Cgil di Pescara Domenico Ronca, “dobbiamo fare in modo che quella data venga rispettata, in quanto il 2012 è cominciato male e le prospettive di sviluppo sono preoccupanti. Staremo molto attenti e presenti affinchè si rispettino i tempi. Dobbiamo utilizzare le poche risorse a disposizione in modo produttivo”.
I finanziamenti che arriveranno dall’Unione Europea dovranno essere impiegati per creare occupazione e sviluppo in un territorio dove le piccole e medie imprese sono state fortemente colpite dalla crisi economica e finanziaria. Due, in particolare, le aree nevralgiche su cui intervenire per risanare il tessuto industriale: il sito di Bussi e il Polo dell’Alta moda dell’area vestina.
“Ieri abbiamo proposto al tavolo con la Regione un Contratto di programma”, spiega Ronca durante l’incontro convocato stamattina nella sede del sindacato di via Croce. “Nei prossimi giorni ci incontreremo con le altre sigle sindacali per definire una strategia unitaria e dar vita, eventualmente, a una iniziativa congiunta entro la fine febbraio”. Assieme a Ronca a parlare di crisi della Val Pescara e cercare di definire il percorso per l’erogazione dei fondi, erano presenti i rappresentanti sindacali Angelo Marusco, Antonio Perseo e Giovanni D’Addario.
Al tavolo di confronto ha partecipato anche l’avvocato Angelo Tenaglia, che ha annunciato che la Cgil e la Filctem si costituiranno parte civile nel processo in atto sulla megadiscarica di Bussi. “E’ necessario individuare di chi sono le responsabilità”, spiega Tenaglia, “perché non è possibile che ogni cosa resti nel vago e nell’incerto”.

 

Daniele Galli


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