Stando a quanto si è finora appreso, il cadavere indosserebbe pantaloncini di colore rosso con strisce bianche laterali, una giacca impermeabile blu e scarpe da ginnastica grigie. Sarebbero soprattutto questi gli elementi che lascerebbero supporre che si tratti proprio del giovane universitario.
I carabinieri di Pescara si stanno al momento recando a Bari, assieme ai magistrati che si sono occupati del caso e al papà e alla sorella di Roberto. Il medico legale dell’Università di Bari, Gianfranco Divella, è intanto a lavoro per un riscontro sugli elementi a disposizione. Al momento comunque non c’è ancora una identificazione ufficiale, anche perchè le condizioni del cadavere sono segnate dalla lunga permanenza in mare.
Sarebbe stato un passante a lanciare l’allarme al 113 dopo aver scorto un corpo tra gli scogli nello specchio d’acqua prospiciente via Tenente Massaro.
La salma è stata trasferita nell‘istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari dove si presume verrà compiuta l’autopsia che verrà disposta dalla Procura della Repubblica di Bari, che ha anche aperto un fascicolo per istigazione al suicidio in relazione al cadavere trovato questa mattina in mare alla periferia della città e che potrebbe appartenere al 24enne Roberto Straccia. Il pm che se ne occupa è Baldo Pisani. L’ipotesi di reato è un atto tecnico che consente agli inquirenti di indagare sul decesso disponendo tutti gli accertamenti necessari. Solo quando, all’esito dell’autopsia, si conosceranno le cause della morte, potrà essere chiarito l’eventuale reato su cui indagare definita la competenza sull’inchiesta. Sul caso infatti, esiste anche il fascicolo della Procura di Pescara per sequestro di persona.
Il cadavere è di Roberto Straccia. Il padre è convinto che il corpo ritrovato questa mattina a Bari sia quello di suo figlio Roberto; malgrado non sia stato in grado di dirlo con certezza. Infatti il cadavere del ragazzo è rimasto troppo a lungo in mare e il volto non è riconoscibile, anche se i vestiti appartengono quasi con certezza al 24enne di Moresco. Saranno ora decisivi l’autopsia e l’esame del Dna. Anche la mamma di Roberto, Rita Straccia, ha deciso di raggiungere Bari. In mattinata era rimasta a Pescara, dove erano in programma altre manifestazioni volte a sensibilizzare le ricerche. Nel frattempo nascono alcuni dubbi: molti si chiedono come abbia fatto il corpo a scendere dal mare di Pescara fino a Bari, sia pure trascinato dalle correnti, e come sia caduto in acqua.