Pescara. La biblioteca provinciale sospende il servizio di consultazione e prestito dei volumi e dei quotidiani per tre mesi, fino a marzo prossimo. Il disservizio è legato ai lavori di messa in sicurezza della struttura, partiti a ridosso delle festività natalizie.
Sull’avviso affisso all’entrata della biblioteca provinciale Gabriele D’Annunzio di via del Concilio un cartello annuncia che dal 27 dicembre 2011 al 12 marzo 2012 la Provincia è costretta a “procurare disagio ai frequentatori della biblioteca” a causa di “inderogabili lavori di verifica tecnica (statica, antincendio, impianti elettrici, ecc.) finalizzati alla loro messa a norma e in sicurezza”.
Per questo i pescaresi non potranno accedere ai due piani di depositi librari che si trovano nel seminterrato della struttura. “Dobbiamo sospendere, di conseguenza”, prosegue il cartello, “i servizi di consultazione e prestito a domicilio di volumi e quotidiani conservati in tali depositi. Gran parte dei periodici e quotidiani, conservata in altri depositi, sarà invece regolarmente a disposizione dei cittadini”.
Immediate le critiche da parte delle associazioni vicine al popolo degli studenti e di chi frequenta abitualmente i locali della biblioteca provinciale. La SO.HA Giovani cittadini attivi, in particolare, si scaglia contro un disservizio ritenuto “inaccettabile”.”Quello che ci chiediamo”, sottolinea Giulia Mistichelli, coordinatrice dell’associazione, “è perché, nonostante la Giunta Provinciale sappia da Agosto 2010 che i locali deposito sono inagibili, non si sia provveduto prima a rendere agibile la struttura”. Secondo l’esponente della SO.HA “è gravissimo che il servizio prestiti sia interrotto” e la Giunta Testa è “colpevole di non aver fatto nulla in un anno per risolvere il problema”.
In un incontro congiunto tra Provincia e Comune, nel novembre 2010, veniva dichiarato che la biblioteca provinciale sarebbe stata spostata, entro giugno 2012, presso i locali dell’ex tribunale. Mistichelli si chiede dunque “come si possono rispettare i tempi se i lavori all’ex tribunale neanche sono partiti”. “Oltretutto in questi giorni”, conclude la coordinatrice, “le sale studio sono strapiene e noi siamo mesi che chiediamo a gran voce sia l’ampliamento degli spazi riservati allo studio nella Biblioteca Provinciale, sia la costruzione di sale studio nella zona universitaria della città, rimanendo completamente inascoltati”.
Daniele Galli