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Pescara, Cazzaniga e Cardelli si dimettono da assessori

Pescara. Gli assessori Stefano Cardelli e Barbara Cazzaniga si dimettono. L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa questa mattina, dove i due hanno sottolineato che le dimissioni sono “definitive e irrevocabili”.

Mantiene la carica Elena Seller, della stessa fazione politica, sebbene la decisione la porterà fuori dal partito, come sottolineato da Carlo Masci, assessore regionale al Bilancio e fondatore della lista civica. Resta, infine, in giunta il vicesindaco Berardino Fiorilli.

Cazzaniga e Cardelli torneranno ai rispettivi impegni lavorativi e saranno sostituiti da due nuovi assessori, i cui nomi saranno resi noti nei prossimi giorni e comunque entro lunedì. Si tratterebbe di un uomo e di una donna. Le deleghe saranno assegnate sulla base delle competenze.

 

Il commento di Bruno Santori, presidente provinciale di Confesercenti. “Il sindaco scelga i nuovi assessori al Commercio ed al Turismo nel più breve tempo possibile. Stiamo parlando dei due settori vitali per l’economia della città e in profonda crisi: non possiamo permetterci che restino a lungo senza una guida a tempo pieno. Il terziario pescarese sta conoscendo uno dei momenti di crisi più acuta della sua storia, con enormi difficoltà nel turismo anche a causa del mancato dragaggio del porto e oltre 600 negozi sfitti nella nostra città e vanno portati a termine i progetti avviati con le imprese come il centro commerciale naturale, senza dimenticare che con la liberalizzazione degli orari commerciali si sta giocando il futuro di centinaia di attività commerciali. Fare presto è un imperativo al quale non ci si può sottrarre”.

 

Il Pd: Valzer delle poltrone ai danni di Pescara. Tra i tanti commenti critici giunti dall’opposizione, spicca quello del Pd che, con il capogruppo Di Pietrantonio tratteggia il “valzer delle poltrone” degli assessori come manifestazione della “crisi politica strisciante della giunta Mascia”, che assieme all’intera maggioranza giudica “dopo due anni e mezzo di immobilismo ancora alla disperata ricerca di una propria identità”. “Pescara Futura che costringe due assessori a dimettersi per far posto ad altri sotto continue minacce di crisi, un Assessore che disobbedisce agli ordini del capo Carlo Masci; una parte dell’Udc che rivendica un posto in Giunta anch’esso sotto continue minacce di crisi, il Pdl che rivendica un’altra poltrona per riequilibrare le forze in campo. Questo è lo spettacolo”, secondo il capogruppo Pd, “a cui i cittadini di Pescara sono costretti ad assistere in una fase così delicata di crisi economica generalizzata”.