Pescara, nessuna novità su Roberto Straccia. Intanto gli sciacalli sbarcano in rete

facebookSquallido, perfido, cattiveria allo stato puro. Non ci sono aggettivi per descrivere il gruppo creato sul social network Facebook. Si chiama “Scommesse aperte: Roberto Straccia ucciso dagli amici o dalla madre” ed il nome dato al gruppo basterebbe solo a descrivere lo schifo che, a volte, intacca la rete.

La Polizia postale e delle Comunicazioni è già sulle loro tracce e consiglia agli utenti di segnalare la pagina ai gestori del sito (in basso a sinistra), non aderire al gruppo e soprattutto non pubblicare alcun tipo di commento. Nel gergo viene definito “troll” e non è altro che un elemento disturbatore delle comunità virtuali, il cui unico obiettivo è quello di creare scompiglio e confusione.

Ma di confusione, in questo caso, ce n’è poca. È chiarissima l’indignazione nel leggere dei post a dir poco “stomachevoli” da parte di semplici vigliacchi che si celano dietro fantomatici nomi. Come “la mamma sta brindando alla faccia del figlio morto” o le scommesse sul fatto che “Roberto farà la stessa fine di Yara Gambirasio” o “in Abruzzo avete fatto sparire i soldi del terremoto, che sarà mai per uno sconosciuto”. Senza parlare del riferimento a Luca Michelucci (il giovane che lo scorso novembre ha aggredito a Pineto una donna del posto, ndr) accompagnato dal commento “fare jogging è pericoloso, soprattutto in Abruzzo”.

Insomma, non serve aggiungere altro. Il peggio regna sovrano. E per loro non c’è alcuna giustificazione.

 

Aggiornamenti. Nel pomeriggio, la pagine è stata rimossa da Facebook e, intanto, è atteso per domani un vertice in Prefettura, alla presenza dei sindaci di Pescara e Moresco, Luigi Albore Mascia e Amato Mercuri.

“Continueremo a cercare Roberto in ogni angolo della città e con ogni mezzo” assicura il primo cittadino pescarese “e soprattutto cercando anche di unire le nostre forze di Protezione civile con le unità di volontariato che dovrebbero giungere nelle prossime ore direttamente da Moresco. L’abbiamo promesso alla famiglia, a papà Mario e a mamma Rita e abbiamo intenzione di mantenere quell’impegno assunto: non lasceremo nulla di intentato per riportare a casa un ragazzo di soli 24 anni che non può essere svanito nel nulla”.

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