Montesilvano. Destinatario di un decreto di espulsione risalente al 2011, è stato sorpreso sul territorio italiano, dove è riuscito a rientrare grazie a documenti d’identità falsi, ma è stato scoperto dai Carabinieri ed arrestato. In manette, a Montesilvano, è finito un clandestino albanese di 33 anni, Hakik Guri.
Il ragazzo era insieme ad altri tre giovani, a bordo di un’automobile fermata dai militari per un controllo in via Aldo Moro. All’interno del veicolo i carabinieri hanno trovato cinque grammi di marijuana suddivisa in otto dosi. I quattro sono stati accompagnati in Caserma per i successivi accertamenti.
Dai riscontri con le banche dati ministeriali, i militari dell’Arma della Compagnia di Montesilvano, agli ordini del capitano Vincenzo Falce, hanno così accertato che il 33enne era un clandestino, noto pregiudicato della zona di San Benedetto del Tronto, responsabile di reati contro il patrimonio, la persona, l’amministrazione della giustizia e in materia di stupefacenti.
Nei suoi confronti, l’11 dicembre 2011, il Prefetto di Macerata aveva messo un ordine di espulsione e lui era stato accompagnato alla frontiera marittima di Ancona. Ma è riuscito a rientrare in Italia grazie ai documenti falsi, eludendo ogni controllo di polizia perché la nuova identità era ‘pulita’. E’ stato arrestato per reingresso clandestino sul territorio dello Stato italiano e per possesso di documenti di identificazione falsi.
La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro. Il controllo che ha portato all’arresto è stato eseguito nell’ambito di mirati servizi di prevenzione disposti dal Comando Provinciale dell’Arma di Pescara, contro i reati predatori e, in particolare, per contrastare il fenomeno dei furti in appartamento.