Pescara. “Servono subito 100 milioni di euro per risolvere i problemi causati dall’emergenza maltempo”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, nel corso di un incontro con i parlamentari pescaresi. In provincia ci sono frane, case evacuate, strade chiuse perché non più praticabili, scuole danneggiate e inaccessibili.
Di Marco, che è anche presidente Upi Abruzzo (Unione Province italiane), nel corso dell’incontro, affiancato dai consiglieri, ha illustrato l’elenco degli investimenti necessari per il ripristino della viabilità provinciale, almeno 31,2 milioni, e di quelli per porre rimedio ai danni subiti in seguito a terremoto e maltempo dalle scuole, oltre sei milioni di euro. Se si sommano queste cifre alle richieste dei Comuni, che hanno presentato una stima dettagliata dei danni, quantificabile in complessivi 60 milioni di euro, si arriva quasi a cento milioni.
Da qui la richiesta al Governo e al Parlamento di “affrontare il caso Abruzzo e quello della Provincia di Pescara con un’attenzione ulteriore”. Anche per questo la Provincia di Pescara, insieme a quelle di Teramo e Chieti, parteciperà alla grande manifestazione in programma a Roma il 2 marzo. “La vicenda di Rigopiano – ha detto Di Marco – ha richiamato l’attenzione mediatica mondiale, ma la situazione è drammatica in tutta la provincia”.
Assente all’incontro il sottosegretario di Stato Federica Chiavaroli. “A lei – annuncia il presidente – consegneremo un corposo dossier su tutta la provincia di Pescara, per segnalare l’esigenza che il Governo adegui i decreti emanati e quelli in corso di emanazione, in funzione delle criticità che i sindaci hanno comunicato. Di questi soldi abbiamo bisogno subito, non tra qualche anno”.
“Certezza delle entrate economiche per gestire l’ordinario e l’emergenza”. E’ quanto chiede la Provincia di Pescara. L’incontro odierno rientra nell’ambito dell’iniziativa promossa in tutta Italia dagli enti provinciali.
Presenti, oltre a Di Marco, i deputati Vittoria D’Incecco, Antonio Castricone, Gianluca Fusilli (Pd) e Andrea Colletti (M5s). I quattro parlamentari hanno sottoscritto una dichiarazione in cui si impegnano a sostenere l’inserimento delle proposte normative nel decreto legge enti locali, così come analizzate e proposte dall’Upi. Dovrebbero firmare il documento anche il deputato Gianni Melilla (Si) e quelli grillini Gianluca Vacca e Daniele Del Grosso, come riferito da Colletti.
In particolare, le Province chiedono di assegnare loro almeno 250 milioni aggiuntivi per l’esercizio delle funzioni fondamentali necessari per garantire la sicurezza e i servizi adeguati ai cittadini e almeno 300 milioni del fondo Anas per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, così da aprire le opere necessarie per riportare in sicurezza la rete viaria strategica.
Si chiede inoltre di lasciare nei bilanci delle Province i risparmi dei costi della politica determinati dalla gratuità totale dei presidenti e dei consiglieri provinciali: i risparmi – si legge nel documento – devono essere messi a disposizione delle comunità locali. I parlamentari si dovranno impegnare inoltre a ripristinare l’autonomia organizzativa degli enti attraverso la soppressione del comma 420 della legge 190/2014, ad eliminare la prospettiva transitoria e le incongruenze della Legge 56/14 e a cancellare le sanzioni per le Province che hanno sforato il patto di stabilità 2017: “lo sforamento è stato indotto dai tagli ai bilanci e dall’uso degli strumenti straordinari che il Governo ha obbligato ad usare pur di chiudere i bilanci”.