Montesilvano. Scoperto dai Carabinieri, a Montesilvano, un centro per massaggi orientali Tantra, trasformato in una casa a luci rosse in cui venivano offerte prestazioni sessuali a pagamento. Due le persone arrestate, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Pescara per induzione e sfruttamento della prostituzione: si tratta di S.C., 25 anni e M.D.Q. (37), entrambi originari di Agnone, gestori del centro.
L’attività in questione, il centro ‘Hanima’ di via Vestina, estremamente proficua, tra l’altro, operava in nero ed era abusiva: non era censita nei registri della Camera di Commercio né in quelli dell’ufficio comunale, così come non sono stati trovati certificati di inizio attività o documentazione amministrativa e contabile.
Cinque le donne che lavoravano nel centro, definite operatrici, tutte italiane e di età compresa fra i 20 e i 45 anni; operavano sempre completamente nude. Una prestazione aveva un prezzo compreso fra gli 80 ed i 150 euro, a secondo del servizio richiesto. Una seduta durava in media un’ora. Alle operatrici veniva corrisposto circa il 30% del prezzo pagato dal cliente. Il centro era aperto dal lunedì al venerdì ed aveva una media di otto o nove clienti al giorno.
Dalle indagini dei militari dell’Arma della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Vincenzo Falce, andate avanti tra ottobre e novembre dello scorso anno, è emerso che già nella telefonata di prenotazione erano chiari i riferimenti alle prestazioni sessuali offerte e si poteva perfino scegliere da subito di fare la doccia con l’operatrice al termine della seduta. Le indagini sono andate avanti con attività informativa, servizi di osservazione e pedinamento dei clienti, intercettazioni delle utenze del centro e dei gestori. Hanno contribuito a ricostruire il quadro anche i clienti ascoltati dai Carabinieri. Si è così appurato che alla pratica del Tantra corrispondevano, in realtà, sedute di masturbazione ai clienti che frequentavano il centro.
Stamani i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Montesilvano hanno perquisito la struttura e proceduto all’arresto dei due gestori, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Antonella Di Carlo, su richiesta del pm Gennaro Varone, che ha coordinato le indagini. I due sono ai domiciliari.