Pescara. Un sit-in dinanzi al tribunale, con bandiere e striscioni, per chiedere di estendere il reato di associazione mafiosa anche alle famiglie criminali rom: Forza Nuova torna a manifestare dopo gli ultimi sequestri di beni eseguiti da polizia e finanza e si dice pronta a marciare su Rancitelli.
Le ultime operazioni che hanno portato polizia e Guardia di Finanza al sequestro di 2,5 milioni di beni e capitali ai danni delle famiglie Bevilacqua e Spinelli hanno portato Marco Forconi, coordinatore regionale del movimento di estrema destra Forza Nuova, ad organizzare un sit-in questa mattina sul piazzale del Palazzo di Giustizia. Una ventina di manifestanti, armati di bandiere e di uno striscione che parla da solo: “Droga, violenza, usura: questa è mafia pura”.
E quello che chiede Forconi è proprio di “estendere il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, e il conseguente carcere sotto il regime del 41bis, a quelle famiglie che prendono possesso di una porzione di territorio attraverso la violenza, l’usura e lo spaccio di droga”. Sono questi i tre elementi che, secondo Forza Nuova, accomunano i criminali di origine nomade alla “mentalità mafiosa”.
“Bisogna spostare il problema da un’interpretazione razzista a quella mafiosa”, ha commentato Forconi durante il sit-in, “bisogna quindi intensificare, come si fa per colpire i mafiosi, i sequestri di beni nei confronti di queste famiglie che delinquono, e accorciare i tempi tecnici che passano tra i sequestri e la confisca, evitando che molti di questi riescano a riappropriarsi di immobili e beni”.
Su Forconi, anche a causa di dichiarazioni dello stesso genere, pende una causa legale per ‘odio razziale’, per la quale il 16 dicembre verrà emessa la sentenza. Ma Forconi non si mostra spaventato, anzi, rilancia: “Se verrò condannato proseguirò ugualmente la mia battaglia e organizzerò, dopo Natale, un grande corteo per le strade di Rancitelli”.
Daniele Galli