Pescara. E’morto questa notte all’età di 80 anni Carlo Lizza, storico politico del Partito Socialista Italiano ed ex assessore comunale alla cultura e vicesindaco.
Da amministratore favorì la realizzazione del teatro monumento D’Annunzio, alla pineta di Pescara. Lascio la politica dopo un terribile incidente a Pescocostanzo in cui perse la moglie, rimanendo gravemente ferito. E’ stato comunque sempre molto attivo nell’ambito culturale e in diverse manifestazioni in città.
Lascia i figli Letizia e Roberto e il fratello Mario. Suo genero è l’ex sindaco Luigi Albore Mascia. La camera ardente è stata allestita dalle 15 nella sala consiliare del Comune, mentre i funerali si terranno domani sabato 4 febbraio alle ore 15 nella chiesa dello Spirito Santo.
Il cordoglio del sindaco Alessandrini e del Consiglio Comunale di Pescara. Il Consiglio Comunale odierno si è aperto con un minuto di silenzio come segno di cordoglio per la scomparsa di Carlo Lizza, avvocato, amministratore, uomo di storia e cultura, si spegne a 80 anni. La camera ardente verrà allestita nel pomeriggio di oggi nella Sala Consiliare. “Ci siamo doverosamente fermati per celebrare la figura di un concittadino e di un amministratore che si è messo a servizio della Città in uno dei periodi storici più importanti per la sua crescita – così il sindaco Marco Alessandrini – Lizza, sia nella carriera politica che lo ha visto anche vice sindaco, che negli altri ambiti della sua vita personale e professionale, è stato una voce del sociale, dell’ambiente, dello sviluppo, ma soprattutto un promotore della cultura per la città. Grazie a lui Pescara ha conosciuto tradizioni fondamentali in tal senso, a partire dal Festival del Jazz, di cui ha perorato la nascita e il consolidamento come Presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi ed ha avuto uno stimolo e una voce costantemente impegnata nella promozione della cultura e della storia della città e delle sue origini. Alla famiglia, a sua figlia Letizia, al genero e collega Luigi Albore Mascia, le condoglianze dell’Amministrazione”.
Il ricordo di Luciano D’Alfonso. “La scomparsa di Carlo Lizza mi fa pensare allo spegnersi di un faro. Egli – ricorda il Presidente della Regione – è stato infatti una guida luminosa per la società e per la cultura non solo pescaresi: basti ricordare che fu uno dei promotori della nascita del Festival Jazz, noto a livello internazionale. Lizza incarnava perfettamente l’umanista a tutto tondo, con interessi che spaziavano in tutti i campi del vivere. Dalla politica al sociale passando per l’ambiente, egli si è occupato con intelligente competenza di svariate tematiche, arrivando poi a rivestire con ammirevole saggezza la carica di vicesindaco. Alla sua famiglia porgo le condoglianze mie e di tutta la comunità abruzzese”.
Esprimo il più profondo cordoglio mio e dell’Archeoclub di Pescara per l’improvvisa scomparsa di. Carlo Lizza. Lo ricordiamo quale nostro amico, uomo profondamente colto, indimenticabile assessore alla cultura del Comune di Pescara. In particolare in quest’ultima veste si adoperò con ingegno e caparbietà prima per superare ogni ostacolo onde far acquistare dalla città di Pescara la stecca di Caserme Borboniche di proprietà dello Stato da destinare a sede del Museo delle Genti d’Abruzzo e poi per procedere al restauro dell’edificio”, è il pensiero dell’Archeoclub espresso tramite le parole del Vicepresidente, Giulio De Collibus.