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Pescara, Fontanelle: terzo attentato contro l’associazione anti-criminalità

Pescara. Ancora un attentato, il terzo in 5 giorni contro l’associazione ‘Insieme per Fontanelle’. Giovedì l’incendio della macchina del presidente Nello Raspa, venerdì il portone di casa preso a martellate mentre stanotte, infine, è stata sfondata la porta adiacente all’ingresso della sede associativa.

Tutto è partito martedì scorso, quando un blitz della polizia ha smantellato una centale dello spaccio in via Caduti per Servizio, rione popolare del quartiere Fontanelle. L’annuncio del sindaco dello sfratto immediato per chi delinque nei palazzi Ater, probabilmente, ha contribuito ad aumentare l’odio dichip commercia nel malaffare nei confronti di Nello Raspa e dell’associazione ‘Insieme per Fontanelle’ che, al contrario, si battono per ripristinare la legalità nella zona.

Un’azione fastidiosa, evidentemente, dato che prima prima nella notte di giovedì ignoti hanno dato alle fiamme l’auto del presidente Nello Raspa, per passare la notte seguente ad intimidirlo prendendo a martellate il portone di casa. Due gesti gravi e ravvicinati che hanno portato Raspa a rassegnare le dimissioni da presidente dell’associazione, prima che un’escalation di violenza possa arrivare a ledere l’incolumità propria e della famiglia.

Ma la “resa” di Raspa non è servita a sedare gli animi violenti e vandalici; le redini di ‘Insieme per Fontanelle’ sono state prese dall’associazione antiracket ‘Codici’, diretta da Domenico Pettinari, e proprio lui questa mattina ha lanciato l’allarme per un nuovo episodio intimidatorio accaduto la notte scorsa; stavolta di mira è stata presa la sede associativa:  in realtà ad essere scardinato è stato il portoncino accanto, probabilmente perchè gli autori erano a conoscenza del sistema antifurto che protegge l’ingresso dell’associazione, e hanno tentato di introdursi passando dall’appartamento adiacente.

 

La tensione sale inevitabilmente nel rione dove vengono richieste telecamere di sicurezza e maggior presenza delle Volanti, e mentre si organizzano incontri pubblici per sollevare una reazione popolare contro la criminalità la polemica si spande alla politica. Pettinari protesta contro la mancata convocazione di Codici alla riunione del Comitato di sicurezza previsto per domani in Prefettura; il Pd, invece, accusa Albore Mascia defindendo “un miraggio” la sicurezza a Fontanelle. Sono il capogruppo alla circoscrizione Portanuova, Giacomo Cuzzi, e il vicecapogruppo in Consiglio comunale, Enzo Del Vecchio, a rimproverare al sindaco: “sono trascorsi i mesi senza che nulla accadesse in termini di implementazione della sicurezza se non l’ennesimo annuncio del 7 ottobre scorso del ritorno dei distaccamenti dei vigili urbani nei quartieri di Pescara il prossimo lunedì 17 ottobre, con la precisazione che non si sarebbe trattato del solito posto fisso di polizia ma di una routinaria attività di controllo”, affermano, ” Il 17 di ottobre è arrivato ma non si sa con quale ordine di servizio quel pattugliamento, tanto annunciato, sia stato eseguito dai Vigili Urbani. Di certo in quella data l’ennesimo comunicato precisava che i distaccamenti territoriali sarebbero stati operativi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14 ed il martedì e giovedì dalle 15 alle 19. La città era così avvisata e con essa anche i delinquenti potevano prende nota del periodo in cui stare alla larga da certi posti poiché sorvegliati dalla Polizia Municipale”. E sempre domani, infine, i capogruppo dell’opposizione terranno una conferenza stampa per richiedere ufficialmente un’apposita seduta straordinaria del Consiglio comunale.

 

Forza Nuova “smuove” Codici. “Quello che sta accadendo nella periferia di Pescara in questi giorni è certamente sconcertante ed è sotto gli occhi di tutti. Umanamente e politicamente dispiaciuto per ciò che l’associazione Codici subisce non posso, allo stesso tempo, non sottolineare il fatto che Forza Nuova, a Montesilvano e Pescara, sono anni che si batte per ristabilire ordine e decoro nelle zone più degradate delle due città attraverso grandi manifestazioni di piazza ed il risultato è sempre stato un impressionante oscuramento mediatico ed una totale indifferenza di associazioni, movimenti e partiti politici”, è Marco Forconi, coordinatore regionale del movimento di estrema destra a commentare la serie di attentati all’indirizzo delle associazioni attive su Fontanelle. Appoggio, ma allo stesso tempo invito ad azioni più incisive: “E’ del tutto inutile chiedere un maggior controllo delle forze dell’ordine o, addirittura, presenza di militari se, poi, le leggi non garantiscono la pena per coloro che delinquono in maniera trasparente e sistematica. L’unica soluzione attualmente percorribile è chiedere che certi atti criminosi possano essere associati ad una casistica di tipo mafioso ed affrontati in tal senso”; maggior concretezza legislativa, unita a quella che dovrebbero mantenere nell’operato anche Codici e la cittadinanza. Forconi esorta: “A Pettinari, infine, vorrei dire che ognuno deve fare la propria parte ed è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità ed agire scendendo per strada, così come Forza Nuova da anni fa a Montesilvano, coinvolgendo centinaia di cittadini esasperati che sfidano vendette e ritorsioni. Tutto il resto è solo vittimismo e perdita in chiacchiere che possono produrre una discreta visibilità momentanea ma che non risolvono nulla”.

 

Daniele Galli


Quello che sta accadendo nella periferia di Pescara in questi giorni è certamente sconcertante ed è sotto gli occhi di tutti. Umanamente e politicamente dispiaciuto per ciò che l’associazione Codici subisce non posso, allo stesso tempo, non sottolineare il fatto che Forza Nuova, a Montesilvano e Pescara, sono anni che si batte per ristabilire ordine e decoro nelle zone più degradate delle due città attraverso grandi manifestazioni di piazza ed il risultato è sempre stato un impressionante oscuramento mediatico ed una totale indifferenza di associazioni, movimenti e partiti politici.
E’ del tutto inutile chiedere un maggior controllo delle forze dell’ordine o, addirittura, presenza di militari se, poi, le leggi non garantiscono la pena per coloro che delinquono in maniera trasparente e sistematica. L’unica soluzione attualmente percorribile è chiedere che certi atti criminosi possano essere associati ad una casistica di tipo mafioso ed affrontati in tal senso.
A Pettinari, infine, vorrei dire che ognuno deve fare la propria parte ed è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità ed agire scendendo per strada, così come Forza Nuova da anni fa a Montesilvano, coinvolgendo centinaia di cittadini esasperati che sfidano vendette e ritorsioni. Tutto il resto è solo vittimismo e perdita in chiacchiere che possono produrre una discreta visibilità momentanea ma che non risolvono nulla.