“Dopo la distruzione di decine di alberi sani in località Colle Cavaliere sulla ss 81, il CO.N.AL.PA. aveva lanciato l’allarme su possibili interventi delle motoseghe sugli esemplari storici della vicina Passo Cordone. Appello preso in considerazione da nessuno, neppure dalle associazioni ambientaliste e culturali più importanti e influenti. Adesso ci troviamo di fronte alla distruzione di un pezzo di storia del territorio vestino.I Cupressus sempervirens sono specie autoctone della flora italiana, alberi di alto valore storico e ambientale”. I cipressi tagliati erano da tempo nel mirino dell’ANAS per l’estrema pericolosità dell’incrocio (che permette l’accesso alla nuova zona industriale di Passo Cordone) in cui erano ubicati, impedendo la perfetta visuale della strada ss 81.
“Dopo questo attacco in grande stile, alla luce del sole e autorizzato dagli organi competenti, il Comitato, chiede alle associazioni ambientaliste storiche e agli appassionati e tecnici del settore paesaggio di impegnarsi nella difesa dei gioielli arborei della strada statale 81. Il pericolo – continua la nota – è ormai in agguato sui tanti esemplari grandiosi di Juglans regia (Noce comune), sugli altri Cupressus sempervirens, sulle numerose Roverelle che si trovano sulla strada. La aa 81 è molto spesso teatro di incidenti automobilistici, alcuni anche mortali. Eppure basterebbe pochissimo per metterla in sicurezza, inserendo dei guardrail lungo la carreggiata nei punti più a rischio, senza arrivare a distruzione di tutto, trasformando un paesaggio arboreo ultracentenario in un deserto senza vita. Gli alberi non hanno mai ucciso nessuno. Anzi, sono produttori di ossigeno e di vita. Dietro a tutto questo disastro non c’è alcun articolo del Codice della strada che dice che si devono abbattere alberature storiche lungo le strade! Si possono benissimo visionare gli articoli 3 e 16 oltre all’articolo 26 del regolamento di esecuzione. Si parla di divieti da parte dei privati di impiantare alberature o siepi nella fascia di rispetto della strada ma non si parla di obbligo di abbattimento di alberi già esistenti”.