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Pescara, area di risulta: un lago tra topi e preservativi – FOTO

Pescara. L’area di risulta torna ad essere scenario di degrado. Mentre le tariffe per la sosta cambiano e toccano i 2 euro e 50, la punta sud rimane la solita pozzanghera enorme, circondata da topi morti e immondizia di qualunque genere: gli automobilisti parcheggiano tra i preservativi usati.

Sono tanti i cittadini che si lamentano delle condizioni dell’area di risulta, soprattutto quelli che la utilizzano per parcheggiare per due euro e mezzo al giorno. Il settore più a nord, quello più vicino a corso Umberto, maggiormente utilizzato da chi va in centro per lo shopping, è abbastanza ben mantenuto, con asfalto ovunque e sporcizia tutto sommato assente; l’unico problema potrebbe essere costituito dalla presenza dei venditori africani ambulanti o dai più insistenti parcheggiatori abusivi che negli orari di chiusura chiedono pedantemente qualche spicciolo sostenuto dalla sottintesa minaccia di ritorsioni sulla carrozzeria. Molto peggio va al settore sud, quello con ingresso da via Pisa: asfalto inesistente, grosse buche che si trasformano in laghi fangosi, immondizia e problemi igienici.

Non si è mai compreso perché quest’area “discriminata” sia ricoperta dall’asfalto solo parzialmente, lasciando in alcuni punti solo breccia e terra battuta, dando modo al passaggio ripetuto dei veicoli di creare fossati estesi che si allagano e impastano fango con il maltempo. Da questa parte ad usufruire del parcheggio, alla stessa salata cifra, sono soprattutto gli impiegati dei numerosi uffici che si affacciano su corso Vittorio, costretti a presentarsi sul posto di lavoro con scarpe inzozzate o perfino zuppe, qualora non riuscissero a fare lo slalom tra i laghetti.

Peggio ancora, stando alle segnalazione di Alessandro Baldati, segretario provinciale del movimento politico La destra, l’area circostante questo ingresso da mesi  è una vera e propria “terra di degrado e conquista da parte di extracomunitari i quali hanno posto casa dove vivere con le ovvie conseguenze sia di degrado che di pericolosità”. I rifiuti a terra raccontano di banchetti e cucine improvvisate, che hanno direttamente portato topi e ratti ad infestare quotidianamente la zona, sia viva con la viva presenza, che con i cadaveri di quelli che vengono schiacciati dalle automobili. E oltre ai topi morti, come dimostrano le immagini, i clienti del parcheggio comunale devono anche passare in mezzo ai preservativi usati da chi usa l’area come alcova, portando alla scontata deduzione che anche la prostituzione trova qui un nuovo e tranquillo posto per esercitare: i marciapiedi della vicina via Ferrari è l’atrio della stazione centrale sono ben noti per essere zone di adescamento.

 

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Daniele Galli