Caramanico. Le pesanti nevicate non hanno messo solo in seria difficoltà gli abitanti della Majella pescarese: anche la fauna si ritrova senza cibo, e i cervi sono costretti a spingersi fino al ciglio della strada.
Nella frazione di San Tommaso, decine e decine gli esemplari di un branco che staziona ai margini della strada che conduce a Caramanico Terme, cuore pulsante del parco nazionale della Majella, sopportando anche le automobili di passaggio. Non certo una piccola sosta: ieri mattina erano lì e al tramonto non se n’erano ancora andati.
E’ la dimostrazione del fatto che più su, dove sono soliti vivere in assoluta pace, la vita è troppo dura anche per loro. Elena Morizio vive nel centro abitato di San Tommaso, a qualche metro dal luogo in cui i cervi hanno creato il loro insolito rifugio. Posto in cui la presenza umana non manca di certo, ma gli animali hanno scelto di convivere con l’uomo pur di aspettare, lì dove sanno che il sole scioglierà presto i metri di neve caduta, che la vegetazione tornerà ad essere a portata di bocca.
Isola non proprio felice ma, prova che la fame è davvero tanta, battuta anche da altri animali: i residenti, sempre ieri, hanno avvistato lo stesso branco di cervi inseguito, lungo il costone adiacente, da alcuni lupi.
