Parlano le foto: in mezzo metro quadrato scarso, il piccolo pertugio lasciato tra due macchine parcheggiate, ci sono ben 5 siringhe usate, residuo dei “buchi” di alcuni tossicodipendenti che, evidentemente, hanno adottato il piazzale come nuovo posto abituale per “farsi”. Ma le immagini scattate questa mattina non parlano dei cortili del “ferro di cavallo” a Rancitelli, o dei parcheggi sul lungofiume o nell’area di risulta, bensì in una delle ultimissime zone commerciali costruite in città, quelle di Pescara Nuova, in via Cetteo Ciglia. La sede provinciale della Confartigianato è solo la struttura più importante e frequentata del rione che raccoglie decine di negozi, studi professionali e uffici. Una zona, quindi, dove circolano quotidianamente centinaia di persone, ma evidentemente poco controllata dalle forze dell’ordine.
Posti che, se individuati come oasi di tranquillità dai “tossici”, prendono a subirne la frequentazione permanente; una presenza della quale, abitualmente, ci si riesce a liberare con scarse probabilità.
Daniele Galli