La chiesa gremita e la bara è stata portata a spalla sotto la pioggia dal Comune, dove era stata allestita la camera ardente. Ci sono i familiari di Giancaterino, tra cui la moglie Erika e il fratello Massimiliano, il prefetto di Pescara Francesco Provolo e il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta.
E’ presente anche Fabio Salzetta, il tuttofare dell’hotel Rigopiano, scampato al disastro, che ieri sera ha saputo della morte della sorella Linda, che lavorava all’albergo come estetista ed è stata estratta cadavere dalle macerie. I due sono di Farindola. Circondato dall’affetto di parenti, amici e concittadini del padre il figlio di Giancaterino, Niccolò di 9 anni.
Al funerale c’era anche il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, che in questi giorni segue le operazioni di soccorso dal centro operativo di Penne. Sulla bara di Giancaterino la bandiera, la maglia e la sciarpa dell’Inter di cui era un tifoso sfegatato.
“Tanta umanità è una risposta: la condivisione del dolore, l’esserci. Nostro fratello Alessandro non è perduto, è nell’amore di Dio”, ha affermato don Andrea nella sua omelia.
Nel pomeriggio a Penne si svolgeranno le esequie di Gabriele D’Angelo, 31 anni, cameriere dell’Hotel Rigopiano.