Durante un servizio di controllo, transitando in prossimità della rimessa alcuni agenti hanno notato un furgone carico di materiale e si sono insospettiti. Lo hanno così bloccato. Sul mezzo i due romeni avevano caricato dei cavi elettrici da cantiere e altro materiale ferroso prelevato dal deposito, che in quel momento era incustodito.
Per entrare nella struttura i due hanno aperto un varco nella recinzione e una volta caricato tutto stavano per lasciare la zona. I cavi sarebbero stati utilizzati, con buona probabilità, per recuperare il rame e poi metterlo in commercio.
I carabinieri hanno quindi rintracciato il titolare del deposito che ha riconosciuto la refurtiva trovata nel cassone e subito dopo i due romeni sono stati arrestati con l’accusa per furto aggravato. La refurtiva, del valore di circa 2mila euro, è stata restituita al proprietario. Mincu non è nuovo ad episodi del genere: appena quattro giorni fa è stato arrestato in provincia di Chieti esattamente per lo stesso motivo.