Manifesti funerari, velette nere calate sui volti, fasce a lutto sulle braccia, cartelloni, striscioni e addirittura un carro funebre. Dentro di questo una carrozzina, a precederlo tre bandisti che, con una macabra marcia, hanno scandito l’incedere del corteo che alle 10:30 di stamani è partito dal piazzale della chiesa di Sant’Andrea ed è sfilato fino al palazzo della Prefettura. Parte da Pescara il grido d’allarme nazionale dei disabili contro le rischiose conseguenze che la manovra tremontiana andrebbero a portare sul settore sociale e assistenziale. A lanciarlo sono stati Claudio Ferrante, dell’associazione Carrozzine Determinate, Camillo Gelsumini, dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, e Nicolino Di Domenica, del Movimento vita indipendente; a raccoglierlo ben 200 persone, tra le quali oltre 50 disabili in carrozzina, familiari, assistenti, terapisti e familiari. Questa prima, grande manifestazione territoriale vuole essere solo l’incipit di una reazione nazionale a quanto paventato dal susseguirsi di notizie sulla manovra economica che il ministro dell’economia e il governo Berlusconi stanno attuando in queste settimane.
Le notizie giungenti da Roma sono frammentate e indecifrate, ma quel che appare maggiormente certo è il rischio per le pensioni di invalidità civile e per le indennità di accompagnamento; 490 euro per la prima e 260 euro per la seconda è quanto percepisce, attualmente, un disabile grave ogni mese dallo Stato. Un sostegno minimo, già esasperato dai recenti tagli post-crisi, che comunque garantisce un servizio dignitoso a chi necessità di cure, terapie e assistenza quotidiane; assegnato indipendentemente dal reddito e dallo stato di famiglia. Le prime, pesanti indiscrezioni, però, riferiscono che “per risolvere la crisi sulle spalle di chi è più vulnerabile”, come dice Ferrante, Tremonti vuole ridurre l’erogazione dei fondi per i disabili all’Inps dagli attuali 44 miliardi di 18 o addirittura 25 miliardi di euro. E la strategia più diretta per attuare questo taglio sarebbe legare pensione e indennità al reddito familiare o al livello Isee di ogni disabile. Quasi 3milioni di disabili italiani, quindi, correrebbero il rischio di vedersi negare l’unico sostegno economico, data l’impossibilità a lavorare, sul quale fino ad oggi hanno potuto contare. “Tutto questo mentre solo ieri il governo ha eliminato ai ricchi, quelli con reddito superiore a 90mila o 150mila euro la tassa di solidarietà”, commenta ancora Ferrante, “questa Manovra è anticostituzionale, lede i principi di dignità civile della Costituzione italiana e del Trattato Onu sui diritti per le persone disabili”. “I tagli di questa manovra vergognosa, se passasse così com’è, ci ammazzerebbero tutti. A questo punto sarebbe più onesto farlo con i forni crematori.”, aggiunge Camillo Gelsumini.
E così sfilano in luttuoso silenzio, i disabili abruzzesi, prima di essere ricevuti dal Prefetto Vincenzo D’Antuono, al quale consegneranno una lettera (leggi la lettera) da girare direttamente al Presidente Giorgio Napolitano. Con i 52 in carrozzina sfilano virtualmente altri 7 disabili di tutto l’Abruzzo, costretti a letto da respiratori e tracheotomie; per loro 7 sedie a rotelle vuote contrassegnate da nome e patologia. Massiccia, poi, la presenza di amministratori locali e regionali. In corteo hanno sfilato i gonfaloni dei Comuni di Montesilvano e Francavilla, gli assessori provinciale e comunale di Pescara alle Politiche Sociali Valter Cozzi e Guido Cerolini Forlini, vari consiglieri regionali e pescaresi del Pd, Nicoletta Verì e Riccardo Chiavaroli del Pdl, la parlamentare Pd Vittoria D’Incecco, e l’assessore comunale di Pescara. A questi gli organizzatori hanno chiesto l’impegno, da verificare non più tardi di 10 giorni, ad intercedere presso tutte le amministrazioni di competenza per fermare una manovra “vergognosa, iniqua, una catastrofe umana da scongiurare a tutti i costi”.
Poi l’udienza dal Prefetto, dinanzi al quale i consiglieri regionali Ruffini, Verì e Chiavaroli, componenti della commissione Tutela della salute, si sono impegnati a convocarne una seduta ad hoc sulla vicenda alla prima data utile: “In quell’occasione”, ha detto Nicolettà Verì, “prepareremo un documento che invieremo al Prefetto e al Governo. Questo e’ il nostro impegno per far sentire anche la nostra voce contro i tagli”. Soddisfatto per questo impegno il Prefetto D’Antuono, che a sua volta si è impegnato a riferire all’autorità nazionale quanto accaduto oggi a Pescara: “Tutto quello che si puo’ fare” ha assicurato, “sarà fatto. Tutti insieme riusciremo a fare qualcosa. La sensibilità dimostrata dalle forze politiche è altissima e sono convinto”, ha concluso, “che si arriverà ad evitare le situazioni che determinerebbero uno scenario preoccupante”. Questi i primi risultati ottenuti dalla manifestazione pescarese, alla quale, illustra Ferrante, seguiranno numerose iniziative in tutta Italia, a partire dal sit-in che nei prossimi giorni il comitato nazionale della Federazione italiana superamento handicap organizzerà a Montecitorio.
Il video e le foto della manifestazione
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La politica abruzzese contro i tagli ai disabili
Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio. “Siamo vicini a coloro che oggi hanno deciso di scendere in piazza per difendere diritti intangibili” dicono il Presidente Enrico Di Giuseppantonio e l’Assessore alle politiche sociale Gianfranca Mancini, “e vogliamo riaffermare assieme alle Associazioni che tutelano la disabilità che non è possibile tagliare fondi e risorse a quanti già vivono in una condizione di estrema difficoltà. La nostra solidarietà va ai disabili, alle loro famiglie e siamo con loro nel ribadire che non possono essere le fasce più deboli della popolazione a pagare il prezzo della crisi ma anche della cattiva gestione che spesso si fa del denaro pubblico”.
L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Francavilla al Mare, Patrizia Gasparri. “La possibilità, che potrebbe essere contenuta nella prossima finanziaria, di ridurre le pensioni di invalidità di circa 260 euro e le indennità di accompagnamento di circa 487 euro colpisce ulteriormente le famiglie con un portatore di handicap. Le famiglie così sono sempre più sole con un problema irrisolvibile ed ora anche con difficoltà economiche. Mi chiedo, a questo punto, che senso ha predisporre un piano sociale da parte delle amministrazioni locali. I Piani d’ambito, Francavilla deve avere dalla Regione Abruzzo più di un milione di euro delle annualità precedenti, hanno, a questo punto, ancora meno un significato o sono solo un modo per qualcuno di mettersi a posto la coscienza?”.
Il consigliere regionale Pd Marinella Sclocco. “Non si poteva pensare che passasse inosservata, una manovra che uccide i diritti dellle categorie svantaggiate”, afferma Marinella Sclocco, “La protesta contro i tagli che la manovra finanziaria opera ai fondi destinati al sociale”, continua, “ha visto la partecipazione anche di alcuni esponenti del centro destra che spero ora dimostrino la loro sensibilità verso il problema anche recandosi a Roma dai ‘loro’ a chiedere che vengano rispettati i diritti delle persone in difficoltà”.
Il segretario regionale Pd, Silvio Paolucci. “E’ impensabile”, sostiene Paoluci, “che nessuno abbia ancora lavorato a chiare lettere alla Patrimoniale. Si ricaverebbero fondi anche per la crescita. Al contrario per ottenere il denaro necessario per la manovra questa maggioranza al Governo colpisce ancora una volta le categorie più deboli, che davvero non sapranno più neanche come curarsi. Viene a mancare il diritto alla salute, si pensi anche ai ticket, e all’assistenza rispetto a servizi essenziali nell’assenza del Governo Regionale dell’Abruzzo. Per altro parliamo di una manovra – conclude – non risolutiva, in continua evoluzione ma che di certo ha deciso di non colpire le rendite e i grandi patrimoni”.
Moreno Di Pietrantonio, capogruppo Pd al Comune di Pescara. “Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico al Comune di Pescara”, dichiara Di Pietrantonio, “ritiene inaccettabili i tagli previsti per l’assistenza ai disabili ed a tutto il settore sociale. Metteremo in atto tutte le iniziative possibili per impedire che al Comune di Pescara ci possano essere ripercussioni pesanti, come è probabile che accada su questa fascia sociale particolarmente debole. E’ il momento questo di fare delle scelte che secondo noi debbano andare nella direzione di tutelare prima di tutti i più deboli. Questo è il messaggio che mandiamo anche alla Regione Abruzzo”.
Il sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma. “Condividiamo la protesta e le apprensioni delle associazioni dei disabili per il taglio alle pensioni proposto dal Governo”, spiega il sindaco Pasquale Cordoma, “e ci facciamo portavoce delle loro preoccupazioni, affinché non vengano toccate le pensioni d’invalidità e le indennità di accompagnamento, ricordando che sono l’unico sostegno certo a favore delle famiglie con portatori di handicap gravi. La nostra città, da anni vicina alle persone disabili e alle loro famiglie, intende proseguire il percorso a favore della categoria anche in questo momento di grave rischio per i portatori di handicap, continuando a difendere i diritti e la dignità di tutti coloro che quotidianamente sono già costrette a vivere situazioni di disagio e di precarietà”.
L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pescara, Guido Cerolini Forlini. “L’amministrazione comunale di Pescara alzerà ulteriormente il livello d’attenzione sulle problematiche della disabilità sensibilizzando, con il sindaco Albore Mascia, le rappresentanze parlamentari abruzzesi sui tagli della finanziaria che potrebbero interessare le fasce più fragili della nostra popolazione. Oggi abbiamo partecipato alla giornata di mobilitazione, quando i rappresentanti delle varie associazioni hanno avuto modo di illustrare le paure e i timori che in queste ore stanno interessando tanti cittadini ai quali, ancora una volta, abbiamo garantito la nostra presenza, solidarietà e soprattutto impegno”. Lo ha ribadito l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini commentando la manifestazione odierna.
Daniele Galli