L’Aquila. E’ stato rinviato all’11 gennaio prossimo il processo in Corte d’Assise d’Appello all’Aquila, che si è aperto oggi, relativo alla mega discarica dei veleni di Bussi della Montedison. Il presidente del collegio giudicante, Luigi Catelli, d’intesa con le parti, ha fissato un fitto calendario di udienze nel mese di gennaio: la sentenza è prevista il 31 gennaio prossimo. L’11 gennaio sarà la volta delle requisitorie dei due procuratori generali Romolo Como e Domenico Castellani.
La mattinata odierna è stata dedicata alla relazione del collegio giudicante, che ha anche respinto l’istanza di uno degli avvocati difensori, Tullio Padovani, che assiste Guido Angiolini, amministratore delegato di Montedison dal 2001 al 2003, che in avvio della prima udienza aveva chiesto la sospensione del processo in attesa che si esprima la Corte costituzionale sulla legittimità di un intervento legislativo, la cosiddetta legge Cirielli, che ha ampliato i termini di prescrizione del reato di disastro colposo da 7 anni e 6 mesi a 15 anni. Una previsione che la rende identica a quella per il disastro doloso, sempre di 15 anni, sulla cui costituzionalità la Consulta avrebbe dovuto pronunciarsi il prossimo 7 febbraio. “Il processo prosegue e non poteva essere diversamente perché agli imputati viene contestato un fatto di volontà e di dolo, non una colpa, è questo è pacifico sul piano fattuale”, ha dichiarato l’avvocato Tommaso Navarra, che assiste la parte civile Wwf Italia. L’avvocato Padovani aveva chiesto al collegio giudicante di attendere la prossima udienza della corte costituzionale che, a suo dire, potrebbe svolgersi tra maggio e giugno dopo lo slittamento per le dimissioni di un giudice relatore. La procura generale, rappresentata dall’avvocato generale Romolo Como, si era rimessa alla decisione del collegio evidenziando che, in caso di accoglimento dell’Istanza del difensore, sarebbe stato comunque sospeso il termine della prescrizione per i reati su cui si procede. Il collegio alla fine ha stabilito di valutare sulla legittimità costituzionale assieme alla decisione, ovvero quando dovrà stilare la sentenza. Secondo le parti civili l’istanza era comunque irrilevante perché il reato di disastro colposo è già stato prescritto. Il disastro doloso rischia invece la prescrizione entro la primavera del 2017. Il reato di avvelenamento non si prescrive.Il Wwf: bene i tempi brevi, entro gennaio sapremo”Entro gennaio sapremo di che morte morirà questo processo”. Così l’avvocato Tommaso Navarra, legale delle parti civili Wwf e Legambiente, al termine della prima udienza del processo relativo alla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi, facendo riferimento alle situazioni extra processuali che hanno turbato la vicenda. ”Si parla di fatto doloso e in questo senso è stato fissato un calendario fitto per arrivare alla verità – continua il legale che è presidente del Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga – A gennaio ci sarà la sentenza ed è un aspetto dirimente, ci sarà un accertamento di merito ma anche sulla natura del disastro”.Mila Donna Ambiente, ministero ed Edison risolvano problema bonifica“L’augurio, come cittadino, e’ che il ministero dell’Ambiente, la Solvay ed Edison si siedano intorno ad un tavolo per risolvere il problema della bonifica. E questo prima che si individuino i colpevoli”. Così l’avvocato aquilano Pierluigi Tosone, legale della parte civile dell’associazione Mila Donna Ambiente, che fa parte del consorzio “Bussi ci riguarda” insieme ad Italia Nostra e Mare Vivo, al termine della prima udienza del processo relativo alla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi, facendo riferimento alla bonifica del sito. “La vicenda è molto complessa, sono molte le aree da bonificare dentro e fuori il sito – prosegue il legale – l’area più complicata è la Tremonti. Bisogna collocare storicamente la vicenda: negli anni ’70 non c’erano normative, le fabbriche sotterravano i rifiuti, anche quelle a partecipazione pubblica. Lo Stato deve sentirsi responsabile di convocare un tavolo per bonificare”.L’Arta farà controlli sullo stato di inquinamento nella discaricaL’Arta farà controlli per verificare lo stato dell’arte dell’inquinamento nella mega discarica dei veleni di Bussi. Lo ha detto il direttor tecnico dell’agenzia regionale per la Tutela ambientale Giovanni Damiani, al termine della prima udienza del processo relativo alla mega discarica dei veleni. “Dopo molte istanze stiamo stabilendo la data per il prelievo dei campioni sul sito di interesse nazionale che faremo sotto l’alta sorveglianza del Corpo Forestale dello Stato”, ha spiegato Damiani, il quale attacca il commissario governativo Adriano Goio, scomparso il 30 marzo scorso.