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Pescara, domani nuova riunione Via sul porto: ambientalisti all’attacco

Pescara. “È possibile dare un parere basandosi su uno studio che non esiste? Per l’Autorità di bacino della Regione Abruzzo evidentemente sì. Sul Porto di Pescara pensavamo di averle viste tutte ma ormai si supera anche l’immaginazione”. Lo affermano il Forum Acqua, l’associazione Pescara Punto Zero e la Stazione ornitologica abruzzese onlus alla vigilia della nuova riunione del comitato Via, prevista per domani per l’esame dei progetti di barriera soffolta e taglio della diga foranea.

“Lo scorso 7 dicembre – ricordano gli ambientalisti – il Comitato Via della Regione Abruzzo aveva esaminato i due progetti di barriera soffolta e di taglio parziale della diga foranea depositati per le verifica di assoggettabilità a Via. In considerazione dei rischi connessi alla possibile concomitanza tra moto ondoso e piene del fiume con rischio di conseguenze gravi sulla città, il Comitato Via aveva chiesto un approfondimento tecnico con parere dell’Autorità di Bacino. L’autorità di bacino, in soli nove giorni, il 16 dicembre, ha inviato un parere di una paginetta che a nostro avviso è scandaloso, tenuto conto che stiamo parlando della sicurezza di decine di migliaia di cittadini”.

“Il rappresentante dell’Autorità – aggiungono – sostiene che vi siano studi di simulazione rassicuranti sulle piene del fiume rispetto alla configurazione portuale. Peccato che tale documentazione è inesistente agli atti. Forse il rappresentante dell’Autorità di bacino voleva riferirsi alle simulazioni effettuate sulle piene del fiume Pescara per il Piano Regolatore Portuale oggi vigente, ma esse, oltre a non riguardare l’interazione tra onde e piena, attengono esclusivamente ad una configurazione portuale definitiva con moli curvilinei attaccati alla diga foranea e non già alla situazione ‘intermedia’ che si verrebbe a creare con i due progetti in discussione domani”.

Le associazioni auspicano che “l’Autorità di bacino possa ritirare, anche in auto-tutela, il parere fuorviante che è stato rilasciato e che il Comitato Via reiteri la richiesta al Provveditorato di fornire lo studio con simulazioni dell’interazione tra moto ondoso e piena”.

Critico anche il Wwf, che definisce “indispensabile” un approccio “più analitico e sistematico per un progetto di tale rilevanza, anche per gli inevitabili riflessi che avrà sulla flora e sulla fauna marine e costiere. Occorrono uno Studio di Impatto Ambientale, richiesto dalla Via – dicono all’associazione – con una caratterizzazione dell’area in oggetto di gran lunga più di dettaglio rispetto a quella oggi disponibile e un progetto definitivo che descriva con maggiore accuratezza gli interventi previsti”.