“L’estate 2011” spiega l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco “segna di fatto la piena operatività del Piano comunale di classificazione acustica che ha diviso il territorio in cinque fasce, con una netta differenziazione dei livelli di rumore consentiti. La riviera nord è stata ricompresa tra le zone che si sono contraddistinte dal punto di vista insediativo caratterizzandosi per una significativa densità abitativa, un’elevata presenza di attività commerciali, servizi e da una rete di infrastrutture fortemente utilizzata: in tali zone il limite massimo di immissione acustica non può superare i 65 decibel di giorno, e i 55 decibel di notte, limiti che ovviamente devono essere rispettati anche dalle concessioni balneari che svolgono attività musicali. Lo scorso fine settimana, forti del nuovo strumento di pianificazione realizzato dalla nostra amministrazione comunale, sono scattati i controlli nelle attività, al fine di tutelare quegli imprenditori che lavorano rispettando le regole e le normative vigenti e di garantire anche il diritto al riposo di quanti comunque vivono sul lungomare nord, conciliando tale esigenza primaria con il diritto degli stessi operatori di lavorare e di animare la stagione turistico-balneare realizzando la naturale vocazione della nostra città. La prima ondata di verifiche fonometriche hanno interessato tutte le concessioni balneari dislocate tra la Madonnina sino a piazza Primo Maggio. Tra le decine di concessioni sottoposte a verifica, una sola è stata sanzionata per aver superato la soglia massima dei decibel consentiti. Nei confronti dei titolari della struttura è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 1.032 euro ed è ora in corso la verifica per accertare l’eventuale superamento anche del limite di tollerabilità che avrebbe risvolti penali. Ovviamente i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, non solo attraverso gli accertamenti fonometrici, ma anche con la verifica del possesso di tutti i requisiti richiesti per poter svolgere attività musicali, comprese le autorizzazioni che i concessionari devono aver chiesto e ottenuto da Asl e amministrazione comunale. Ma già l’esito della prima fascia di controlli ci ha sicuramente confortato circa il comportamento maturo e responsabile dei nostri balneatori che come previsto dalla normativa hanno sottoposto a taratura i propri impianti imponendosi il rigoroso rispetto dei limiti”.