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Pescara, Parco Di Cocco, lettera di protesta dei cittadini: “Aiutateci a fermare questo scempio”

Pescara. Tiene banco, a Porta Nuova, il mini impianto sportivo che l’Amministrazione vuole costruire all’interno del parco-ex caserma Di Cocco. Martedì un Consiglio di circoscrizione straordinario ha ascoltato l’assessore Nicola Ricotta dire che “non ci sarà nessuna cementificazione”. Ma se l’opposizione festeggia, i cittadini sono infuriati; una lettera di protesta inviataci oggi invita: “Aiutateci a fermare questo scempio”.

Un Consiglio di circoscrizione animato quello che si è svolto martedì nella sede di Piazza dei Grue a cui hanno partecipato tanti cittadini, riuniti in un apposito comitato e l’assessore ai Parchi Nicola Ricotta, in rappresentanza dell’amministrazione. Unico punto all’ordine del giorno era la realizzazione di un impianto sportivo polivalente all’interno del parco Di Cocco. L’assessore ha parlato: “Nessuna cementificazione, solo un campo giochi polivalente, o playground, adatto a ospitare calcio a cinque, basket, pallavolo e pallamano”, e l’opposizione ha gioito per l’approvazione unanime di una mozione (presentata dal consigliere di Rifondazione Facchinetti) per “sospendere l’iter realizzativo dell’impianto sportivo e di attivare dei tavoli di partecipazione che vedano coinvolti i soggetti portatori di interessi (Circoscrizione, Comitato, Università, Scuola Antonelli, Parrocchia di San Luigi) in modo tale da pervenire ad un progetto che soddisfi i desideri di ciascuno, eventualmente anche rinunciando all’ipotesi progettuale dell’impianto sportivo che fino ad oggi, ostinatamente, l’Assessore Ricotta e la Giunta comunale continuano a voler imporre al territorio”. Ma mentre il capogruppo Pd Cuzzi festeggia il “risultato storico” che Ricotta precisa che “i lavori sono già stati aggiudicati e l’inizio delle opere è ormai imminente”, infuriati, i cittadini urlano allo scempio da fermare e inviano una lettera di protesta che pubblichiamo.

Ancora una volta i cittadini di Pescara si trovano di fronte a una decisione dell’Amministrazione volta a perseguire quella strategia di “distruzione sistematica” di ciò che può rappresentare un minimo di storia,  natura e tranquillità di questa città che affonda nel cemento, nell’asfalto e nel rumore. […]l’assessore Nicola Ricotta ha spiegato ai cittadini presenti che fare una passeggiata nel verde non serve (a lui non è mai piaciuto!), che per la salute, soprattutto dei più giovani, non c’è niente di meglio che uno spiazzo di cemento attrezzato dove giocare a pallone (sono finiti i tempi in cui si giocava su un prato!) e soprattutto abbiamo scoperto che “manutenzione del Parco” in questa città vuol dire costruire strutture sportive, chiamate playground, da affidare a privati che sapranno gestire meglio dell’Amministrazione Pubblica il denaro di tutti e i beni della collettività. Forse siamo ingenui a pensare che un amministratore abbia tra i suoi compiti quello di dialogare con i cittadini, ma non saremmo mai arrivati a immaginare che quei cittadini che, con educazione, hanno fatto presente all’Assessore che “snaturare” quel parco è uno scempio inutile venissero tacciati di essere “drogati” o di “appartenere a un covo di senza fissa dimora”. Allora, a nome di quei cittadini che frequentano quella piccola oasi di verde in mezzo al cemento e all’asfalto, di quelle mamme con i bambini che giocano sul prato (possiamo dire l’ultimo rimasto?), di coloro che la mattina leggono il giornale seduti sulle poche panchine, di quelli che fanno una passeggiata con il cane, degli insegnanti della vicina scuola che portano i ragazzi, degli scout che dalla primavera organizzano diverse attività (e giocano anche a pallone) e di tutti coloro che godono del silenzio e del verde del parco, adesso in forma gratuita come di solito è per i parchi pubblici, insomma, a nome di tutti noi, si può sapere perché proprio qui un campo di calcetto? e a beneficio di chi? E possibile che in tutta la città non esista un’altra area da destinare a questo scopo, semmai in una zona da rivalutare? O quanto meno in un quartiere meno popolato dove, in caso di grande affluenza (queste sono le previsioni dell’Assessore), sia possibile trovare parcheggio? Chissà se stavolta si riuscirà a fermare questo “intervento di manutenzione” irragionevole, inutile e distruttivo, oppure si continuerà in coerenza con quella strategia di cui abbiamo parlato all’inizio…

 

Daniele Galli