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Violenza sessuale, tribunale condanna padre e figlio di Elice

Pescara. Il Tribunale di Pescara ha condannato questa mattina rispettivamente a 15 anni e a 7 anni e sei mesi di reclusione Claudio Mastramico, 48 anni di Elice e suo figlio Antonio, 21 anni. Pesanti i reati contestati: violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni gravissime, procurato aborto (Claudio deve rispondere anche di sfruttamento della prostituzione). Un terzo imputato, Domenico Borrelli, 57 anni di Pescara, e’ stato condannato a tre anni di reclusione per il reato di corruzione in atti giudiziari: avrebbe tentato di subornare una teste per convincerla a ritrattare davanti al giudice.

 

Le condanne non si sono discostate dalle richieste del pubblico ministero Gennaro Varone il quale aveva chiesto 15 e 7 anni di carcere per i Mastramico. Entrambi vennero arrestati il 26 luglio dello scorso anno dagli agenti della squadra mobile di Chieti, diretti da Francesco Costantini, in applicazione di un?ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Pescara Guido Campli. La vittima della violenza sessuale e’ una giovane di Ortona la quale, tre mesi prima degli arresti, venne ricoverata presso l’ospedale di Pescara con gravi lesioni. Secondo gli investigatori della Mobile teatina, la giovane donna era rimasta vittima di un pestaggio. Negli ultimi mesi, sarebbe stata costretta a prostituirsi più volte. Claudio Mastramico, gestore di un locale di Elice, era già stato arrestato nel 2007 per un traffico internazionale di droga. Dall’inchiesta che lo ha riportato in carcere nel luglio del 2010, sono scaturiti altri filoni di indagine tra cui quella denominata Giano New che, sempre condotta dalla Squadra mobile di Chieti, stroncò una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti portando all’arresto di 8 persone tra cui un avvocato di Pescara, Gianluca Polleggioni, 42 anni. Secondo l’accusa, le cessioni di droga avvenivano sistematicamente nello studio legale dell’avvocato.