Montesilvano, Stella Maris occupata per il quinto giorno. Forconi “Chiusure staliniste da Testa”

marco_forconiMontesilvano. Giunge al quinto giorno l’occupazione della Stella Maris da parte degli attivisti di Forza Nuova. Marco Forconi, leader regionale del gruppo di estrema destra, taccia Guerino Testa, presidente della Provincia di “stalinisti atteggiamenti di chiusura” e ribadisce il rifiuto ad abbandonare l’ex palazzo fascista “cosciente delle conseguenze penali e fisiche” alle quali potrebbe andare incontro con i suoi seguaci.

“È significativo il silenzio del presidente della provincia di Pescara che, evidentemente scosso dall’azione, anziché aprire un tavolo di trattativa con noi, ha preferito delegare alle forze dell’ordine il compito di risolvere, formalmente, la questione”. Marco Forconi, al quinto giorno dell’occupazione forzanovista della Stella Maris, l’ex colonia fascista del lungomare di Montesilvano ora in mano alla Provincia, se la prende con Guerino Testa. L’ente di Palazzo dei Marmi aveva emanato un bando per il finanziamento privato della rivalutazione della struttura ad aeroplano come polo di eccellenza della tipicità abruzzese; bando andato deserto, scatenando la reazione di Forza Nuova, gruppo di estrema destra legato visceralmente alle mura fasciste. Forconi domenica scorsa aveva presentato a Testa un documento da firmare come impegno a rendere la Stella Maris una struttura adibita unicamente a scopi sociali e culturali. Testa rifiutò di firmare, e quello fu l’ultimo incontro tra lui e i manifestanti, rimasti poi dentro il palazzo sotto il controllo delle forze dell’ordine: “La mia risposta è stata chiara e netta: non ce ne andremo fino a che non ci sarà da parte del presidente Testa un’apertura”, ribadisce Forconi, “La nostra non è un’occupazione permanente, non avrebbe alcun senso né è nostra intenzione prenderne possesso per toglierlo alla collettività, ma non tolleriamo nemmeno stalinisti atteggiamenti di chiusura al dialogo con punte di arroganza tipiche di una politica, locale e nazionale, impositiva e non partecipativa”.

Allo stesso tempo, però, Forconi tende la mano a Testa: “Tuttavia, siamo disponibili ad aprire una discussione con il presidente Testa a condizione che lo stesso si presenti, responsabilmente e senza delegati, all’assemblea pubblica che si terrà sul piazzale d’ingresso della Stella Maris alle ore 21.30 di sabato 16 luglio”. Un’assemblea che non getterà, per forza, le basi della tregua: “Al termine dell’assemblea decideremo se interrompere o prolungare l’occupazione, coscienti delle conseguenze, penali e fisiche, alle quali potremmo andare incontro”, promessa o minaccia quella del coordinatore regionale di Forza Nuova?

 

Approfondimenti: Stella Maris

 

Daniele Galli


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