Pescara. Pescara maglia nera d’Abruzzo nella graduatoria sulla qualità della vita e tra le ultime province della classifica nazionale, elaborata da Italia Oggi – Università La Sapienza: il Pescarese si piazza al 99esimo posto su 110, perdendo 20 posizioni rispetto allo scorso anno, e scende addirittura alla posizione 104 per quanto riguarda la criminalità e alla 105 per il disagio sociale.
“Abbiamo più volte lanciato l’allarme, ma i nostri appelli sono sempre rimasti inascoltati. Ora i dati lo confermano: Pescara non è più una città sicura. La cosa grave è che molti dei nostri associati, demotivati e demoralizzati, stanno delocalizzando le aziende fuori regione. Siamo ormai in una città fantasma: strade del centro e parchi rifugio di disperati o invasi da venditori abusivi, vetrine devastate dai writers, furti e spaccate in negozi ed attività commerciali”, commentano il presidente di Confartigianato Pescara e quello della categoria Commercio, Giancarlo Di Blasio e Massimiliano Pisani.
Secondo il consigliere regionale Domenico Pettinari “non serve uno studio per capire che la città di Pescara è in emergenza criminalità. Non serve una classifica – aggiunge – Non serve un sondaggio, che non può mai essere completamente attendibile. Basta guardarla la città e andare nei quartieri dove la criminalità trova la sua genesi, trasformandosi in bomba sociale che esplode anche nei quartieri del centro. Abbiamo più volte messo l’amministrazione davanti alla realtà dei fatti proponendo una serie di iniziative volte a contenere il fenomeno in una città in continua espansione. Pertanto, a chi sobbalza dalla sedia leggendo qualche classifica rispondiamo che il M5S non ha bisogno di nessun dato fornito da studi esterni, vivendo il territorio sappiamo bene di cosa si sta parlando e da tanto tempo. Chi invece sembra sordo è il governo di regione, come anche quello di città, che nonostante le nostre numerose segnalazioni continua nell’indifferenza ad amministrare il territorio come se nulla fosse”.
“Abbiamo protocollato stamane la richiesta di convocazione di una seduta urgente e straordinaria del Consiglio comunale di Pescara, già preannunciata all’ indomani della raccolta firme per chiedere al Governo di assegnare un contingente dell’Esercito a Pescara, mille firme affidate al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, e che oggi assume una rilevanza ancora più importante dopo la pubblicazione dell’indagine condotta da Italia Oggi e dall’Università ‘La Sapienza’”. Lo hanno annunciato i capigruppo di Forza Italia in Regione, Lorenzo Sospiri, e in Comune, Marcello Antonelli.
“La giunta comunale risolva i problemi o si ridia voce ai cittadini”, dice il coordinatore regionale di Forza Italia Giovani Abruzzo, Alessandro D’Alonzo.
A tutti risponde il sindaco del capoluogo adriatico, Marco Alessandrini, secondo cui “sorprende il fatto che la provincia di Pescara viene dipinta quasi come terra del peccato e non è così anche perché andrebbero compresi anche i parametri perché per esempio da almeno quattro anni i dati ufficiali della Questura dicono che il numero dei reati commessi nella nostra città e in provincia è in calo, e allora non si capisce come questo parametro possa essere preso per determinare questi risultati”.
“Poi, per esempio, dal punto di vista delle risposte sociali che il sistema pubblico è in grado di dare, visto che a Pescara non passa giorno che non si faccia uno sgombero, e contestualmente a una attività di repressione – aggiunge Alessandrini – puntiamo anche sulla prevenzione con progetti sperimentali che stiamo portando avanti già da tempo. Abbiamo così dunque il senso che Pescara in un certo modo rappresenti il baricentro di una marginalità regionale più ampia ma è anche vero che la risposta di Pescara è una risposta straordinaria in termini di numeri perché se vai a guardare le somme che il Bilancio destina al sociale e la centralità della programmazione dell’area vasta, ecco che emerge un quadro di risposte ampie e a trecentosessanta gradi”.