“Aveva già smesso di piovere, il cielo si stava rasserenando”, racconta ancora spaventata la padrona di casa, che oggi, intorno alle 13:00, era l’unica dei 4 componenti della famiglia di Fontanelle ad essere presente, “quando ho sentito un ultimo tuono molto forte, poi ho visto il cavo dell’antenna rimbalzare sul balcone di casa”. Il cavo era quello dell’antenna del c.b., il cosidetto baracchino, il sistema di comunicazione utilizzato da camionisti e radioamatori. Il marito della signora, infatti, è uno di questi, e da anni ha installato sul tetto una lunga antenna regolarmente registrata.
Una struttura ramificata metallica che ha attirato uno dei numerosi fulmini che, stamane, hanno tagliato il cielo pescarese. La potente scarica ha prima tranciato di netto il cavo che dall’antenna scende sul balcone al primo piano, poi si è infiltrata nella rete elettrica, bruciando vari apparecchi: un maxischermo lcd, ben due decoder satellitari e il motore elettrico del cancello. Fuori uso anche la linea telefonica, ma per fortuna nessuno si è fatto male né si è sviluppato alcun incendio, come spesso capita in occasioni del genere. “Un grande spavento”, ha concluso la signora, che ora non potrà far altro che mettere la mano al portafogli e tirar fuori varie migliaia di euro per ricomprare tutto…imprecando al cielo.
Daniele Galli